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Recensione: Isola di Neve di Valentina D'Urbano

"Isola di Neve" è il nuovo romanzo di Valentina D’Urbano edito da Longanesi ed è anche il libro di cui Rossella ci parla oggi

Titolo: Isola di Neve
Autore: Valentina D’Urbano
Editore: Longanesi
Genere: Narrativa
Data di uscita: 13 settembre 2018
Pagine: 500
Costo: 9.99 euro Ebook formato Kindle; 16.91 euro cartaceo copertina rigida

Trama:
Un’isola che sa proteggere. Ma anche ferire.
Un amore indimenticabile sepolto dal tempo.

2004. A ventotto anni, Manuel si sente già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile.
L’unico suo rifugio è Novembre, l’isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida – l’isoletta del vecchio carcere abbandonato –, Novembre sembra il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull’isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant’anni: la storia di Andreas von Berger – violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida – e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. L’unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di quella donna: Tempesta.
1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull’isola di Novembre. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l’unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando, un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. La sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata su cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell’isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.
Sullo sfondo suggestivo e feroce di un’isola tanto bella quanto selvaggia, una storia indimenticabile. Con la travolgente forza espressiva che da sempre le è propria, Valentina D’Urbano intreccia passato e presente in un romanzo che esalta il valore e la potenza emotiva dei ricordi, e invita a scoprire che, per essere davvero se stessi, occorre vivere il dolore e l’amore come due facce di una stessa medaglia.

Chi è Valentina D’Urbano?
Valentina D'Urbano è nata nel 1985 a Roma, dove vive e lavora come illustratrice per l’infanzia. Il rumore dei tuoi passi (Longanesi 2012), suo libro d'esordio, è stato un vero e proprio caso editoriale. In seguito sono apparsi, sempre presso Longanesi, Acquanera (2013), Quella vita che ci manca (2014), Alfredo (Longanesi e TEA, 2015) e Non aspettare la notte (Longanesi 2016). I suoi romanzi sono stati pubblicati all'estero, presso prestigiosi editori, ottenendo importanti riconoscimenti da parte della critica.

Recensione
Vi premetto che non troverete estratti in questa mia recensione e che mi baserò più sulle sensazioni che il libro mi ha suscitato lasciando solo brevi accenni a quella che è la storia perché mi piacerebbe che il libro ve lo gustaste scoprendo e svelando nel corso della lettura le parole che Valentina ha voluto regalarci!
Penso che Isola di neve, nel suo genere, sia uno dei libri più belli che abbia mai letto! Avvincente ed emozionante come pochi!
Racconta in parallelo la storia di due coppie: Neve e Andreas…Manuel ed Edith! Si tratta di due storie che si sviluppano a distanza di 50 anni circa l’una dall’altra ma che si rincorrono tra di loro e in alcuni momenti sembrano quasi intersecarsi! Due storie di amore e di rinascita perché in maniera diversa sia Neve che Manuel sono, all’inizio della loro storia, due persone sole e, in un certo senso, abbandonate; due persone che cercano di sopravvivere con i loro limiti ma che, grazie alle storie d’amore che poi inizieranno a vivere scopriranno quello che valgono e chi sono e capiranno che, anche per loro, è possibile essere amati!
Il protagonista principale del libro è Andreas Von Berger…è lui infatti quello che salva Neve da una vita ingrata e dolorosa e che forse lei non vuole più vivere, facendole capire con il suo amore che anche lei può essere amata e che anche per lei c’è la possibilità di un riscatto ed è sempre Andreas che porta sull’isola di Novembre Edith…Edith che diventerà l’ancora di salvezza di Manuel perché lei si affiderà a Manuel e si fiderà di lui anche quando le circostanze le dicono che non deve farlo!
Un posto speciale, nella storia di entrambe le coppie, lo occupano anche Libero e Livia che sono i nonni di Manuel e il violino che lega un po’ tutti i protagonisti di questa bellissima storia!
A far da sfondo alla storia dei protagonisti ci sono due isole gemelle…l’isola di Novembre e l’isola di Santa Brigida, dove ha sede il carcere che in cui è stato detenuto Andreas Von Berger, due isole che sembrano fuori dal mondo ma che ti distruggono e ti salvano contemporaneamente.
Nel corso della lettura tenete accanto i fazzoletti perché potrebbero esservi utili…soprattutto nel finale! Isola di Neve è infatti un libro intenso ed emozionante come pochi, scritto in maniera perfetta! Un libro che tiene incollati alle pagine e che si disvela pian piano nella sua bellezza, fino ad esplodere nel finale in cui vengono svelati tutti i misteri che si incontrano nel corso della lettura! L’autrice ha infatti il grande merito di aver saputo tenere alto il ritmo del libro e la curiosità del lettore senza lasciare la possibilità di intuire come si sarebbe evoluta la situazione!
Ma Isola di neve è anche un libro che sa essere crudo e dolce nello stesso tempo ed è un libro che ti entra dentro e che ti fa appassionare in maniera incondizionata! Leggevo e mi ritrovavo catapultata tra le pagine del libro a vivere le storie dei protagonisti…in alcuni momenti mi sembrava di sentire l’acqua addosso e la paura o la gioia che provavano i protagonisti del libro ma anche il dolore fisico di Andreas e Neve e quello interiore di Manuel o la grande passione che muove Edith!
Le parole del libro, nel corso della lettura, mi sono entrate dentro e mi hanno portata a vivere il libro stesso!
Tutti i personaggi di questo libro si sono presi un pezzetto del mio cuore ed è, questa, una cosa bellissima perché vuol dire che il libro e ha centrato il suo obiettivo ed è per questo che ve lo consiglio in maniera incondizionata…leggetelo, lasciatevi trasportare sulle due isole di Novembre e santa Brigida e vivetevi il libro insieme ai suoi personaggi…non ve ne pentirete!
Grazie Valentina per questa storia bellissima che ci hai donato!

Rossella





**Ringraziamo la Longanesi per la fornitura della copia ARC (digitale) di questo libro.

La voce del lettore: IL RUMORE DEI TUOI PASSI Valentina D'Urbano

Per la voce del lettore oggi vi parlo di Il rumore dei passi di Valentina D'Urbano un romanzo che ho letto sotto consiglio di una cara amica e scrittrice e lettrice compulsiva. Vi lascio una breve opinione e vi consiglio vivamente la lettura ;).

IL RUMORE DEI TUOI PASSI
Autore: Valentina D'Urbano
Editore : Longanesi
Pagine. 319
Costo ebook: 3,99 Cartaceo: 7,50

Trama:
In un luogo fatto di polvere, dove ogni cosa ha un soprannome, dove il quartiere in cui sono nati e cresciuti è chiamato «la Fortezza», Beatrice e Alfredo sono per tutti «i gemelli». I due però non hanno in comune il sangue, ma qualcosa di più profondo. A legarli è un'amicizia ruvida come l'intonaco sbrecciato dei palazzi in cui abitano, nata quando erano bambini e sopravvissuta a tutto ciò che di oscuro la vita può regalare. Un'amicizia che cresce con loro fino a diventare un amore selvaggio, graffiante come vetro spezzato, delicato e luminoso come un girasole. Un amore nato nonostante tutto e tutti, nonostante loro stessi per primi. Ma alle soglie dei vent'anni, la voce di Beatrice è stanca e strozzata. E il cuore fragile di Alfredo ha perso i suoi colori. Perché tutto sta per cambiare. Un romanzo d'esordio intenso e bruciante. Una voce narrante che rimarrà a lungo nella mente e nel cuore dei lettori. 

La mia opinione
Questo romanzo è strutturato come un diario e la voce narrante è profonda e tagliente. Beatrice e Alfredo hanno un animo complicato fatto di rancore, odio e paura, tanta paura di perdersi... ho sentito il rumore dei passi di questi ragazzi rimanendo accanto a loro fino alla fine nonostante sai già come finisce. La loro storia è realistica e non lontana da noi con le loro debolezze... sono esseri speciali e vanno ascoltati. La Urbano affronta il passaggio dell'adolescenza alla età adulta in una dimensione sociale fatta di droga e violenza toccando temi importanti come l'etichettare le persone per la loro provenienza e non per il lato umano, la voglia di vivere e di ripartire nonostante hai toccato con mano il fondo. Una storia che mi ha spiazzata facendomi riflettere e piangere per la sensibilità e la profondità di queste vite così vive e intense. Uno spaccato di vita dove la rabbia domina a causa del degrado e la storia è talmente realistica che lo consiglierei anche come lettura scolastica non solo per segnare ma anche per insegnare.

Chicca
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