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Recensione: Sempre d’amore si tratta" di Susanna Casciani,

aprile 27, 2018 Virgy 0 Comments

Cari lettori vi parlo di "Sempre d’amore si tratta" di Susanna Casciani, edito da Mondadori. Un libro che va al di lĂ  della classica storia d’amore perchĂ© è un libro che parla dell’amore in tutte le sue sfaccettature.

Titolo: Sempre di amore si tratta
Autore: Susanna Casciani
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 180
Costo: 7.99 euro Ebook Formato Kindle; Copertina flessibile 16,00 euro (attualmente scontato a 13.60 euro)


Trama: "Bisogna prendersi cura dei doni come se fossero piccoli fiori selvatici: sbocciano senza il nostro aiuto, ma dobbiamo fare attenzione a non calpestarli, a non maltrattarli."

E la piccola Livia di doni ne ha eccome. Come si fa a non accorgersene? Lei è una che quando si muove assomiglia a una nuvola trascinata dal vento, capace di rendere piĂ¹ colorato tutto quello che tocca. Ăˆ timidissima, parla poco, perĂ² sorride a tutti. E poi ama scrivere, perchĂ© farlo la fa sentire diversa, nel senso di speciale, come se nelle sue vene al posto del sangue scorressero le parole. Ăˆ un cuore puro il suo, e fragile, e per questo avrebbe bisogno di essere accudito e protetto. PerĂ² si sa, le stelle, le stesse alle quali Livia bambina si rivolge sommessamente tutte le sere, seduta sul terrazzo di casa, molto spesso si fanno gli affari loro e non sempre hanno voglia di guardare giĂ¹, di ascoltarci. Infatti, a un certo punto, nella vita di Livia accade qualcosa che le inceppa il cuore. Coll'aggravarsi della depressione della madre, tutto per lei diventa faticoso, difficile. Ragazzina sognatrice e poi giovane donna, Livia cerca comunque di spiccare il volo ma, quasi fosse una farfalla con un'ala di seta e una di piombo, non fa che sbattere da tutte le parti rovinando puntualmente al suolo. Così, caduta dopo caduta, sfinita da un amore - quello per la mamma malata - che si ciba della parte migliore di lei, inizia a non fare piĂ¹ caso alle piccole magie che accadono ogni giorno e finisce per rassegnarsi a lasciare andare tutti i suoi sogni. Quel che non sa è che l'amore è piĂ¹ potente di qualsiasi delusione e sa farsi largo anche tra le macerie di una vita che odora di terra bruciata come la sua. Sempre d'amore si tratta racconta la storia di Livia, dall'infanzia all'etĂ  adulta. E lo fa attraverso lo sguardo delle tante persone che, in momenti diversi, ne incrociano la strada, anche solo per poche preziose ore. Tante istantanee capaci di tratteggiare con precisione l'esistenza di una singola persona ma al contempo di raccontare anche un po' di tutti noi, di quanto sia difficile accogliere l'amore nella nostra vita, prendercene cura, proteggerlo e quanto sia spesso piĂ¹ facile, piuttosto, fuggirlo, maltrattarlo o convincersi di poterne fare a meno.

Chi è Susanna Casciani?
Susanna Casciani è nata a Firenze nel 1985. Vive a Pistoia ed è un'insegnante di scuola primaria. Scrive su internet da quando internet esiste utilizzando una serie infinita di pseudonimi. Nel 2010 ha aperto la pagina Facebook Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore, oggi seguita da quasi 200.000 persone e pubblicata da Mondadori nel 2016. Nel 2018 ha pubblicato Sempre d'amore si tratta.

Recensione
In questo libro leggiamo infatti dell’amore di un figlio per i propri genitori, di quello che i genitori provano per i propri figli; c’è l’amore che si prova per i propri amici; l’amore di un marito per la propria moglie e viceversa; c’è l’amore per la scrittura, che poi in realtĂ  è lo specchio delle emozioni di Livia (Ogni volta in cui sua madre peggiorava, lei arrivava in libreria con l’intenzione di buttare tutto all’aria.
«Ăˆ inutile, Paolo. Te ne rendi conto? Cosa me ne faccio di un desiderio se non posso essere libera? Cosa me ne faccio di tutte queste parole se la persona che dovrebbe amarmi di piĂ¹ al mondo non le leggerĂ  mai?»
«Niente è inutile, Livietta. Nemmeno questo dolore. E non starĂ² certo qui a dirti che ti renderĂ  piĂ¹ forte, piĂ¹ interessante, piĂ¹ matura, perchĂ© probabilmente non sarĂ  così. Questo dolore ti trascinerĂ  a fondo, ti renderĂ  ancora piĂ¹ vulnerabile, cinica e diffidente… Cosa mi hai sempre detto tu?»
«Che non voglio diventare come lei.»
«E allora combatti. Fallo per te, e anche per lei.»
E a quel punto Livia metteva in ordine i suoi fogli, prendeva la sua penna e, senza aggiungere niente, ricominciava a scrivere.); c’è l’amore per la vita, presente anche quando tutto sembra remare contro ai protagonisti del libro… ma c’è soprattutto l’amore verso se stessi, che è l’amore spesso piĂ¹ difficile da conquistare!
Protagonista è Livia, che conosciamo bambina all’inizio del libro e che vediamo crescere man mano che scorriamo le pagine del libro e che alla fine diventerĂ  una donna piena di cicatrici nell’animo ma comunque forte e determinata a vivere appieno la sua vita!
Quello che rende, per me, originale questo è libro è il modo in cui l’autrice ci racconta di Livia; la vita di Livia è infatti raccontata non da lei stessa direttamente ma dalle persone che le stanno intorno.
Ma chi sono queste persone?
C’è Edoardo, il papĂ  di Livia, una persona debole nella gestione della malattia della moglie ed apparentemente egoista, ma che in realtĂ  ha solo paura e che saprĂ  riscattarsi nel finale del libro!
C’è Caterina, la mamma di Livia, malata di depressione e che determinerĂ  fortemente la vita di Livia.
C’è Paolo, l’amico libraio di Livia, una persona meravigliosa, che lotterĂ  per spingere Livia a realizzare i suoi sogni.
C’è Bianca, la migliore amica di Livia, da sempre al suo fianco, nei momenti belli e in quelli brutti.
E c’è Camilla, la figlia di Livia, bambina stupenda, forte come pochi e determinante nella rinascita di Livia.
Nella leggere questo libro, ad un certo punto mi sono ritrovata in Paolo che legge il libro scritto da Livia e non riesce a staccarsene per le emozioni che quel libro suscita in lui!
Questo perchĂ© è capitato anche a me nel leggere questo libro…mi sono emozionata!
E potrei anche citarvele le parole di Paolo quando legge il libro di Livia, ma non lo farĂ²! E non lo farĂ² perchĂ© è bello che vi godiate quelle parole durante la lettura del libro, vivendole insieme alle emozioni che, mi auguro, questo libro susciterĂ  anche in voi!
PerchĂ©, se è vero che non tutti abbiamo dovuto combattere con la depressione di un genitore, è anche vero che una buona parte di noi avrĂ  combattuto con una qualsiasi malattia che ha colpito una o piĂ¹ persone amate e, anche noi come Livia, abbiamo lottato con tutte le nostre forze per sconfiggerla questa malattia e siamo caduti, ma poi ci siamo anche rialzati, trovando nuovi motivi per cui andare avanti dopo la sconfitta!
Questo libro poteva sicuramente essere piĂ¹ approfondito ma, nel suo essere “semplice” mi ha emozionata perchĂ© è triste e malinconico ma poi, nel finale, si apre alla felicitĂ  e alla rinascita diventando un inno a quell’amore che è il filo conduttore di tutto il libro.
L’ultimo capitolo, che è l’unico narrato dal punto di vista di Livia, si chiude infatti con la speranza…con la voglia di farcela e di andare avanti, perchĂ© c’è sempre un motivo per cui farlo!

Da grandi ci rincorriamo per non perderci, senza capire che vinciamo davvero quando smettiamo di scappare e iniziamo a correrci incontro.”

Solo un rimprovero faccio all’autrice, sono perfettamente consapevole del fatto che la protagonista è Livia, ma alla fine mi sarebbe piaciuto sapere anche come sono andati avanti nella loro vita Bianca e Paolo!

Mi dispiace che nessuno ti abbia mai implorato di continuare a sognare, altrimenti chissĂ  quante montagne avresti giĂ  scalato invece di rimanere affacciata alla finestra a guardare gli altri vivere al posto tuo. Mi domando se non sia giĂ  troppo tardi, perchĂ© i sogni richiedono dedizione e impegno, ma soprattutto costanza e allenamento. Sognare non è come andare in bicicletta o guidare la macchina, che una volta che hai imparato come si fa non te lo scordi piĂ¹. Ce lo si dimentica facilmente, come sognare. Crescendo ci dicono che è una roba da bambini, che si dovrebbe smettere, che tanto fa solo male. Ci dicono: “Meglio tenere i piedi per terra”, ma la terra certe volte trema, e a quel punto che si fa?

Questa è una lettura diversa da quelle che probabilmente facciamo di solito perchĂ© ci racconta una storia che parla al nostro cuore, è una piccola storia forte ma descritta con delicatezza e per questo merita che ci dedichiate un po’ del vostro tempo!

Rossella

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