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Recensione: Il posto delle lucciole di Vera Demes

febbraio 20, 2018 Licio 0 Comments


Ciao cercatrici, ho appena terminato di leggere questo nuovo romanzo edito Les Flâneurs Edizioni, “Il posto delle lucciole” di Vera Demes e sto cercando di fare mente locale sull’intera storia.
Bella, molto bella. Solo che con questo termine corro il rischio di banalizzare un romanzo molto maturo e ben scritto che, invece, merita molto. 
Venite con me a conoscere più da vicino le sorelle: Ally, Elettra e Maia Corvini.

Titolo:  Il posto delle lucciole
Autrice: Vera Demes
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Genere: Romance
Data di pubblicazione: 9 febbraio 2018
Formato: e-book
Disponibile su Amazon

Sinossi:
Ally, Elettra e Maia Corvini sono sorelle.
Portano il nome di tre stelle e sono legate da un affetto istintivo, possessivo e profondo. Nulla sembra poter alterare la loro quotidianità, ma la morte del loro padre Orione, improvvisa e lacerante, modifica tutto.
Specie dopo l'arrivo di Theo, affascinante ricercatore, al quale la Facoltà universitaria in cui Orione Corvini ha lavorato per anni ha deciso di affidare un compito molto importante.
In una spasmodica e struggente ricerca della felicità, le tre ragazze intraprendono un percorso in cui rischieranno di perdersi e confondersi. Ally, idealizzando l'amore; Maia, ostinandosi a mentire a sé stessa; Elettra, convincendosi di non poter amare. In un susseguirsi di eventi accidentato e difficile, in cui anche l'affetto e la lealtà fraterne saranno messi in gioco e ogni certezza sembrerà sgretolarsi, un segreto custodito per anni verrà finalmente alla luce. E, allora, sarà tutto chiaro.
Perché la felicità risiede nelle piccole cose e nell'essenza lieve delle emozioni che appaiono scontate. Una lezione di vita che le cambierà per sempre.

Recensione:
Parto col dirvi che la storia è scritta in terza persona, motivo per il quale, all’inizio, ho incontrato un po’ di difficoltà nell’appassionarmi all’intera vicenda, ma si tratta di un mio limite, prediligendo le letture in prima persona. Porgo, invece, i miei complimenti all’autrice per il lessico forbito, la cura dei dettagli e la trama intricata che si snocciola via via, leggendo, sebbene qualche ripetizione.
Il romanzo inizia con un’immagine molto tenera. Un padre, Orione Corvini, un professore e ricercatore universitario appassionato di lucciole (dal passato un po’ misterioso e che lascia un po’ scioccati anche i lettori, non solo le tre ragazze della storia) rimasto vedovo, racconta una storia alle sue tre figliolette in un posto “magico”, tra l’erba incolta e selvaggia dei boschi vicino alla loro abitazione, un casolare vecchio di generazioni, lì dove Ally, Elettra e Maia continueranno a conservare i loro ricordi più cari e belli che, invece, durante il corso della storia saranno ripetutamente messi a dura prova e contaminati dagli eventi imprescindibili della vita.

“Le Pleiadi.
Loro tre ne portavano i nomi.
Alcyone, la navigante, la stella più luminosa nel mare oscuro.
Elettra, la vergine coraggiosa.
E poi, lei, Maia. Forza prorompente e rinnovamento.”
***
“… il patto che avevano sottoscritto insieme al loro padre. Affrontare la vita senza risparmiarsi e sostenersi, senza temerne le conseguenze.”

I veri protagonisti, però, di questo romanzo sono tre coppie, quelle che vengono a formarsi vedendo protagoniste le tre sorelle. La vita di queste giovani ragazze, subito dopo la morte improvvisa del loro padre, subisce dei drastici cambiamenti ed è proprio a questo punto della storia che il lettore non può fare a meno di leggere i pensieri di tutti i personaggi. Della pazza e, talvolta, troppo infantile Maia dai capelli rossi. Elettra che ho amato alla follia dall’inizio alla fine, riconoscendomi nelle sue paure, nei suoi problemi. Ally, abile ai fornelli e bisognosa di affetto. E poi Francesco, un sexy vigile del fuoco innamorato perso da sempre di una delle sorelle Corvini. Theo, un ricercatore universitario con un fascino irresistibile, l’appassionante vicino di casa Ascanio che, ahimè, mi ha suscitato rabbia fino alla fine.
Le vicende coinvolgono anche altri personaggi, secondari alla storia, ma non per questo meno importanti. Alcuni fungono da perno ed è grazie a essi se, alla fine, dopo un maremoto di emozioni e sentimenti contrastanti, dopo tanto dolore e sofferenza, dopo litigi e disperazione, tutto rientra negli schemi della vita che sa togliere e che, poi, concede. L’amore è il sentimento che funge da collante, assieme alla passione (le scene hot sono perfette, mai volgari e molto sensuali), affinché le tessere di questo puzzle restino poi ferme e salde.
Un’altra cosa, anche se avrei tanto da raccontare ma temo davvero di spoilerare il romanzo, ho apprezzato molto i temi trattati dall’autrice, temi molto attuali e la realisticità dell’epilogo, lì dove c’è un lieto fine giusto per tutti e senza quell’eccesivo effetto risolvente degli eventi che talvolta prevede il genere.

La vita ti condurrà lungo percorsi tortuosi e a volte avrai paura, ma non dimenticare che la risposta è e sarà sempre dentro di te, nei tuoi sogni, in ciò che ti rende felice.”

Antonella
LCDL

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