Anne Went e Mari Thorn,

Recensione (Review tour): Il tuo passo era troppo veloce di Anne Went e Mari Thorn

dicembre 06, 2017 Licio 0 Comments

Care cercatrici, oggi, Antonella vi parla del nuovo romanzo di Anne Went e Mari Thorn: Il tuo passo era troppo veloce.

Titolo:  Il tuo passo era troppo veloce
Autrice: Anne Went e Mari Thorn
Genere: Romance
Data di pubblicazione: 27 novembre 2017
Formato: e-book
Editore: Self Publishing
Disponibile su Amazon

Sinossi:
Avere una passione nella vita ti aiuta a raggiungere obiettivi ambiziosi e con quelli il successo.
Lo sapeva bene Gregorio Pagliari che aveva sempre sognato di cucinare e si era impegnato per anni per arrivare ad essere uno degli chef più rinomati della Città Eterna.
Avere un sogno nella vita ti aiuta a superare i momenti difficili.
Lo sapeva bene Valerie Stevenson che aveva sempre amato le parole scritte, quelle degli altri come le proprie.
Greg e Valerie si erano incontrati quando la passione di lui e il sogno di lei erano ancora pieni di incertezze.
Era stato subito amore. Un amore intenso e travolgente, che aveva portato Valerie a mettere in secondo piano il suo sogno, per aiutare Greg ad aprire il Nebula, il ristorante stellato che aveva coronato la sua fama.
Ma l'amore non era stato sufficiente a salvare un sogno, calpestato da chi aveva perso di vista le priorità della vita di coppia. Così per Greg e Valerie la fine del matrimonio e del loro essere in due era stata inevitabile.
Ormai divisi, Valerie ritrova la serenità nel lavoro come editor e traduttrice di una casa editrice piccola ma di qualità. Accanto a Massimo, un uomo che la ama e di cui lei si fida. Greg invece si lascia trascinare dalla routine dei suoi ristoranti e da relazioni senza futuro.
Eppure il destino ha in serbo qualcosa per loro. Sarà proprio quella piccola casa in riva al mare a farli incontrare di nuovo. Quella casa che Greg non ha mai venduto e che Valerie considera sua. Torneranno le discussioni, ma anche i ricordi, le liti, ma anche i rimpianti. Perché un amore come il loro non finisce, si nasconde solo in un angolo del cuore.
Valerie rinuncerà a Massimo e alle sue nuove sicurezze? Greg capirà finalmente cosa è davvero importante per lui? Non sarà facile, ma quando la passione diventa costanza allora il sogno può diventare realtà.
Greg e Valerie capiranno insieme che la strada non è stata smarrita, ma è ancora lì davanti a loro, pronta a portarli verso un nuovo futuro.

Recensione:
Buongiorno a tutte!
Oggi vi parlo di un romance tutto Made in Italy. Le due autrici, italianissime nonostante lo pseudonimo, Anne Went e Mari Thorn, tornano con “Il tuo passo era troppo veloce”, una nuova storia scritta a quattro mani ambientata in Italia. Le vicende, infatti, si svolgono tra la bellissima e intramontabile capitale italiana e un paesino di mare di una piccola isola nei pressi della Sicilia.
Partiamo per gradi!
Il romanzo, molto ben scritto, carico di descrizioni dei luoghi – tanto da avere la percezione di osservare una cartolina - e di introspezione per quanto riguarda i pensieri dei personaggi, è narrato in terza persona, al passato. All’inizio ho fatto un po’ fatica ad addentrarmi nella storia in quanto prediligo le narrazioni in prima persona con più dialoghi ma, in ogni caso, le autrici ci propongono in modo alternato, sempre nello stesso capitolo (ogni capitolo, poi, porta il titolo di una canzone ed è anticipato dai versi o dal ritornello della stessa che riassumono in qualche modo il contenuto del testo), i punti di vista dei due protagonisti, entrambi prossimi ai quarant’anni.
Da un lato abbiamo Gregorio Pagliari, uno Chef assai noto che dirige due ristoranti, i Nebula, a Roma, lì dove Greg vive solo per il suo lavoro. Un uomo raffinato, attraente, simpatico, talvolta cinico, che ama la cucina, ama inventare e sperimentare nuove ricette forse più di quanto faccia con se stesso, figuriamoci come possa farlo dunque con gli altri.
Valerie Stevenson, infatti, rappresenta la sua ex moglie. Lei è inglese, (“bionda”, come la chiama qualche volta Greg) ma ormai vive in Italia da una vita, lavora come scrittrice e traduttrice e, dopo aver chiuso la sua storia con lo chef, ha trovato il suo rifugio sull’isola di Salina, lì dove c’è Massimo, il suo nuovo amore con il fascino della divisa della Guardia Costiera, e Linda, la sua migliore amica che gestisce la trattoria del posto e che, fino alla fine, cerca sempre di darle una parola di conforto o spronarla a seguire la voce del suo cuore.

[Corri il rischio di non sapere più come fare per odiarlo…]

Valerie, infatti, crede davvero che Greg sia il passato. Nel suo presente c’è tutto quello che una donna potrebbe mai desiderare, crede di essere felice, di aver ritrovato la sua pace.

[Aveva al suo fianco un uomo che la adorava e che sapeva lasciarle i suoi spazi… allora perché non riusciva a farsi rassicurare dalla sua tenerezza? Perché permetteva ancora all’eco del passato di continuare a condizionare la sua vita, invece di farsi spingere verso un nuovo futuro?]

Il passato. C’è sempre di mezzo lui. Difatti la casa dove abita Valerie, ufficialmente, è ancora di proprietà di Greg. Dopo anni, di separazione e indifferenza, i due protagonisti si rincontrano proprio a Salina per delle questioni importanti e fastidiose legate a questa casetta.

 [“Il punto perfetto”. Così lo aveva chiamato Valerie la prima volta che si erano seduti lì insieme e nel tempo quello era diventato il loro tavolo.]

Botta e risposta, litigi, flashback del passato che raccontano di un amore nato, forse, troppo in fretta ma dirompente e vero mentre la vita metteva Greg e Valerie alla prova; un amore tradito in tutti in sensi, presenze ingombranti che fungono da ostacoli alla loro vicinanza, momenti perfetti per parlare ma di contro mancano le parole anche a una come Val che vive di parole, rabbia perché nonostante l’esperienza, i torti subiti, il cuore non ne vuole sapere di mettere un freno ai sentimenti.

[Amava ancora Val. La verità di quel pensiero gli fece lo stesso effetto di un pugno preso in pieno petto, lasciandolo senza respiro, dolorante e debole. Amava Valerie, cosciente che il amore per lei era stato un amore egoista e immaturo.]
[Erano bastati un paio di giorni per ritrovare la complicità che avevano smarrito negli anni trascorsi lontano. Si era imposto di resistere al desiderio che aveva di Valerie, al bisogno di stringerla, di baciarla, di toccare la sua pelle. Viverle accanto per tutto il giorno era diventato al tempo stesso un tormento e una delizia.]

Questo romanzo affronta temi molto attuali. Si parla di separazione e tradimenti, di famiglie sfasciate per colpa del troppo egoismo che, spesso, ci rende ciechi dinanzi ai bisogni semplici di affetto e comprensione di chi abbiamo accanto, di chi ci ama e arriva quasi al punto di annullarsi per noi, come ha fatto Valerie con Greg, o del lavoro che ci assorbe e ci impone sempre nuove sfide, ma la vita non è solo lavoro, non è solo soddisfazione personale e ricorse, è anche fatta di compromessi, di affetti e Greg arriva a comprenderlo quando, forse, è davvero troppo tardi.
“Il tuo passo era troppo veloce”, ho trovato il titolo perfetto per questa storia che all’apparenza può sembrare un semplice ritorno di fiamma. Anne e Mari, invece, hanno studiato tutto e, proprio mentre sembra di giungere alla fine, a un epilogo sognante per chi ama i lieto fine, arriva un colpo di scena che carica il testo di suspense e rende la storia più avvincente, a tratti sofferta perché per me è stato inevitabile leggere con ingordigia gli ultimi capitoli e mettermi nei panni di Valerie, provare i suoi stessi sentimenti, così come è facile immaginare Greg, il suo rendersi conto che nonostante provi per quella donna un amore forte e viscerale, al tempo stesso, è divenuto fragile e ha bisogno di ripulire se stesso prima di tornare forte da lei e sperare di non averla persa di nuovo, questa volta per sempre. Ho detto forse troppo, non voglio fare spoiler ma spero di essere riuscita a incuriosirvi. Dunque non vi resta che leggere questo nuovo romance!!!

[Io sono sicuro di noi due come lo sono di questa ricetta. Vedi, anche qui non è questione di tempo, è questione di ingredienti. Potrei avere altre dieci ore per impastarlo ma se questo non fosse fatto per amalgamarsi, avere più tempo non cambierebbe il risultato. Con te è lo stesso. Per me avere più tempo non cambierebbe nulla.]

Antonella
LCDL

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