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Fragile Heart (Califonian Hearts series#3) di Irene Pistolato

Oggi partecipiamo al Review Party del nuovo romanzo di Irene Pistolato Fragile Heart della serie Califonian Hearts vol 3.

Titolo: Fragile Heart
Serie: Califonian Hearts 
Autrice: Irene Pistolato
Genere: Romance contemporary
Data Pubblicazione: 06/09/22
Prezzo Ebook: 0,99
Serie Hearts
Vol. #1 Hungry Heart
Vol. #2 Lonely Heart
Vol. #3 Fragile Heart
Mi merito la sua indifferenza, persino con gli interessi. Per anni l’ho trattato nel peggiore dei modi senza un motivo apparente e ora il karma sta facendo il suo corso. Non immaginavo, però, che sarei stata così male senza le sue attenzioni. Ero convinta che mi infastidissero, che sarei stata meglio se lui non mi ronzasse così tanto attorno ed è frustrante rendersi conto che non avevo capito un bel niente.

Lui la amava da tutta la vita.
Lei pensava di odiarlo, invece era sua da sempre.
Noah è innamorato da sempre di Erin, la sorella del suo migliore amico. Lei è incastrata in una relazione tossica, ma anche se fosse libera, non sarebbe interessata a lui. Noah non è il suo tipo: troppi tatuaggi, troppa barba, troppo orso.
Eppure lui è sempre lì, disposto a darle tutto se stesso, nonostante i continui rifiuti e le numerose porte sbattute in faccia senza alcun motivo apparente.
Quando la situazione con il suo ragazzo degenera ed Erin rischia di perdere il suo prezioso pub che gestisce con lui, è proprio Noah a trovare la soluzione: entrare in società con lei. Fare lo skipper e gestire un locale è una sfida che ha intenzione di vincere.
Come riuscire a entrare finalmente nelle grazie della donna della sua vita.
Erin è un osso duro, non gli rende niente facile, ma nella sua corazza inizia a formarsi qualche crepa. Forse, in fondo, Noah non è così male come pensava e affidarsi a lui diventa ogni giorno più semplice.
Ma poi qualcosa tra loro si spezza.
Erin ha sempre voluto che Noah mantenesse le distanze, ma ora che è successo davvero si sente persa.
E se quello che provava per lui non fosse mai stato odio? Fare i conti con i propri sentimenti sarà la sua battaglia più grande, ma Noah la aspetterà o metterà al sicuro il suo fragile cuore?
ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
Bentrovati lettori!
Il romanzo letto e di cui oggi vi parlo è l'ultimo nato dalla penna di Irene Pistolato: Fragile Hearts che fa parte della CALIFORNIA HEARTS, terzo e ultimo volume, che chiude la serie. I protagonisti di questa nuova avventura sono Noah e Erin.
Ero molto curiosa di leggere la storia di Noah, e la me lettrice esulta a gran voce di esserne stata davvero felice!
Irene ci regala una storia dove non mancano risate, momenti di estrema pazzia e dove spesso e volentieri avrei voluto prendere a sberle Erin per la sua ottusagine e allo stesso tempo avrei voluto abbracciare un Noah per consolarlo per le tantissime pene dell'inferno che ha vissuto prima che tutto potesse concretizzarsi.
Innamorato da tempo immemore di Erin, per Noah ogni giorno diventa sempre più difficile contenere questo sentimento tanto grande quanto assurdo verso la sorella del suo migliore amico, poiché non ricambiato. E l'attrazione? Sbam, qualcosa di incontenibile che lo rende un pazzo.

Ogni volta che me la trovo davanti, tutto il resto perde di importanza, esiste solo lei per me. E ogni giorno che avanza mi rendo sempre più conto che lei sarà la mia dannazione e la rovina del mio fragile cuore.

Noah cerca in tutti i modi di farsi notare da Erin e lo fa in ogni modo possibile, ma la stessa Erin, purtroppo, non riesce ad andare oltre il suo naso, non vedendo altro che in Noah un amico, il socio, eppure…

Chissà se esiste qualcuno che mi faccia perdere del tutto la ragione e che mi voglia al proprio fianco con il mio brutto carattere e i miei mille difetti. Il volto di Noah appare dal nulla nei miei pensieri e mi alzo di scatto come se all’improvviso la sedia stesse andando a fuoco. Che diavolo mi prende? Devo avere un calo di zuccheri e la mia aria zen è già andata a farsi benedire. Devo anche cercare di non cadere nella trappola della mia mente che mi invia segnali che non voglio assolutamente cogliere. Devo smettere di pensare a lui in quel modo.

Tra battibecchi, litigi e un'attrazione forte, Noah ed Erin dovranno attraversare le fiamme per arrivare al fatidico gran finale, ma ne varrà davvero la pena se questo servirà ad aprire gli occhi sulla persona migliore che nella vita può capitarci!

Lei è sempre nella mia testa, mi tormenta e mi sconvolge. Il potere che ha su di me è inquietante e allo stesso tempo mi fa sentire vivo. Erin è il mio inferno e il mio paradiso.

È come se all’improvviso ogni barriera, che non sapevo nemmeno di aver eretto, fosse crollata di punto in bianco lasciandomi nuda e tremante davanti all’evidenza: provo qualcosa per Noah. Io Erin Romero trovo Noah Rice maledettamente sexy. E mi piace quell’uomo più di quanto avrei potuto immaginare.

Irene ci regala una storia dove l'amore può nascere, crescere e vive a senso unico. Spesso durante la lettura ho pensato: se l’amore porta ad altro amore sempre, come fa un cuore colmo di questo sentimento a continuare ad amare se non è ricambiato? Essere da una parte della barricata, osservare, poter toccare seppur in modo fugace la persona che si ama ma senza essere ricambiati, non sarà una bella sensazione. Far di tutto per esserci come amico pur di star affianco a quella persona, sperando che un giorno si accorga di te,.
Leggere e ascoltare Noah, parlare del suo amore non ricambiato è qualcosa che rende tristi, eppure allo stesso tempo vedere la sua determinazione nel voler conquistare Erin, farle capire che lui è più di altri, che sotto la superficie si cela un cuore innamorato, puro, fa riflettere. Credo che ormai siamo abituate a modelli veri o librosi di uomini duri, uomini che conquistano attraverso quel filo sottile chiamato attrazione, il maschio Alfa per eccellenza che difficilmente mostra il proprio cuore e i sentimenti; Noah è un Alpha eppure è anche una ventata di speranza, un uomo che con dolcezza, pazienza, determinazione, un amore grande nascosto dietro infiniti gesti, si dimostra essere quello che davvero fa bene al cuore di ogni donna, è quella presenza, che si adatta alle millemila forme che noi donne assumiamo, e sappiamo che dentro di noi vivono personalità multiple e un uomo che si adatta perfettamente è davvero come aver trovato vinto alla lotteria!
Bello davvero questo capitolo finale, che regala un lieto fine assicurato ma deve attraversare vari stadi prima di arrivarci. Molto bello il concetto di famiglia allargata, quel legame unico che si crea con le amicizie, quel senso di famiglia che nutre gli affetti. In pratica dovete leggere Fragile Heart e non ve ne pentirete!
Ancora una volta hai centrato il cuore con questo nuovo romanzo Irene! Sei riuscita a catalizzare tutta la mia attenzione creando due protagonisti che lasciano il segno a modo loro;
Noah e Erin sono due pazzi a modo loro ma che regalano tanto; nonostante le contraddizioni, paure e insicurezze, i blocchi che costruiamo per proteggerci, in fondo l'amore è l'unica arma che sa come distruggere i pregiudizi e tutti i divieti invisibili che auto inventiamo per raggiungere la felicità.
I miei complimenti sono doverosi per Irene che si dimostra essere un'autrice in crescita e lo fa attraverso storie che ogni volta si prendono un pezzetto del mio cuore! 
Aurelia 




Uno sconosciuto all'improvviso di Lauren Rowe

Care amiche Cercatrici la Rowe ci ha presentato un altro membro della famiglia Morgan: Keane chiamato anche Ball Peen Hammer e già il nome è tutto un programma.
"Uno sconosciuto all'improvviso" è il titolo di questo nuovo romanzo che ci porterà tramite un viaggio da Seattle alla soleggiata Los Angeles.
Titolo: Uno sconosciuto all'improvviso
Autore: Lauren Rowe
Editore: Newton Compton
Pagina: 448
Costo: 4,99
Uscita: 17/12/19
Keane Morgan è insopportabile. Non risponde alle mie chiamate o ai messaggi e sono infuriata. Né a lui né a me piace l’idea di affrontare insieme un viaggio in macchina da Seattle a Los Angeles. Ma non ho scelta. Ho un disperato bisogno di un favore, e il prezzo da pagare è qualche ora chiusa in macchina con Keane. Posso farcela. O almeno credo. Perché non mi aspettavo che Keane fosse così bello. E, devo ammettere, anche divertente. Ma è così fastidiosamente innamorato di sé stesso! Il modo in cui sfoggia le sue fossette perfette è quasi ridicolo. E, in tutta onestà, chi si rivolgerebbe mai a una ragazza chiamandola “bambolina”? Giusto uno spogliarellista. Ed è proprio così: ho scoperto che Keane è il Magic Mike di Seattle. Il suo nome d’arte è “Martello”. Il che lo rende l’ultimo uomo sulla faccia della terra di cui potrei innamorarmi… o almeno credo.
Da dove lo abbia tirato fuori è un mistero... Vi dico solo che perfino ora che vi scrivo rido pensando ai doppi sensi in queste quattro frasi..... Si perché il romanzo è un susseguirsi di doppi sensi, di dialoghi surreali ed esilaranti e se come me amate il modo di scrivere di questa autrice non potete non leggerlo.
Anche se è una serie, "The Morgan Brothers", i libri sono auto conclusivi, e si possono leggere in qualsiasi ordine, in ognuno dei romanzi si parla di un fratello Morgan. Abbiamo conosciuto Capitano, prima ancora Katrine con gli indimenticabili fratelli Faraday, da qui la serie "The Club" e il pompiere Colby.
I due protagonisti hanno un modo di esprimersi davvero surreale, a volte infantile, ma c'è da sbellicarsi dalle risate.
Keane è un tipo fuori dal comune: vanitoso, ironico, esuberante, folle e a volte infantile in alcuni suoi atteggiamenti e di professione è... uno spogliarellista.
"Maddy Milliken dietro la telecamera" è una dolce ragazza che da Seattle parte per andare a studiare all'UCLA di Los Angeles.
Il viaggio che faranno assieme porterà i due personaggi ad aprirsi e a raccontarsi e come spesso succede... a innamorarsi.
Il libro è a POV alternato ed è molto ricco dei loro dialoghi quindi come spesso capita si riesce ad entrare in sintonia con entrambi.
Il tutto si svolge in un tempo molto breve, forse troppo, ma nonostante non ami queste storie super accellerate, la narrazione e l'evolversi dei fatti ha fatto sì che accantonassi questo particolare. perchè la chimica che si instaura tra Keane e Maddy, dopo un inizio non propriamente tranquillo, è molto forte, talmente forte che tra i due scoppierà una forte passione che li travolgerà e STRAVOLGERA'.

"Il cuore senza di te mi faceva male", dice Keane, "Persino più delle palle".

Una lettura leggera e piacevole.
Sabrina

Recensione: Una bugia sotto l'albero di Rosanna Fontana e R. Vera

Care cercatrici oggi festeggiamo sul gruppo un nuovo book party: un anno di Una bugia sotto l'albero di Rosanna Fontana e R. Vera. Approfittiamo per mettere sul blog la nostra recensione e per ricordarvi che oggi potete vincere una copia autografata del romanzo, vi basterà venire nel gruppo Le cercatrici di libri e commentare/lasciare una domanda alle autrici.

Titolo: Una bugia sotto l'albero
Autore: R. Vera e Rosanna Fontana
Editore: Self publishing
Pagine: 232
Sinossi:
Milano, periodo delle festività natalizie.
Viola è una ragazza studiosa e assennata, con tanta voglia di aiutare gli altri. Federico è un viziato figlio di papà, egoista e donnaiolo.
Con totale assenza di tatto, il destino li mette sulla stessa strada e li sottopone a una dura prova: farli lavorare insieme.
Equivoci, terzi incomodi, amici strani, genitori ingombranti e bugie, nulla possono quando l’attrazione fisica è forte come la loro.
Ma un amore appena nato è troppo fragile per riuscire a superare ostacoli così grandi. Oppure no?
Viola e Federico non avranno tempo di annoiarsi e le loro feste saranno più che indimenticabili.

Recensione: 
Ormai Rosanna Fontana per me è una garanzia di romanzo divertente e scritto benissimo. Ho anche la fortuna di leggere tutto in anteprima che, vi dico, mi riempie di immensa gioia perché da grande divoratrici di libri sono anche impaziente e poco collaborativa con le attese delle uscite
Questo è il primo lavoro a quattro mani in cui l’autrice si cimenta; l'altra scrittrice che si è inserita alla perfezione in questa storia natalizia è R. Vera. Promuovo entrambe le scrittrici a pieni voti. Con questa storia mi hanno catturato dalle prime righe perché hanno saputo dosare sapientemente tutti gli ingredienti che amo di più in un romanzo.
È una storia ambientata a Natale, quindi da leggere assolutamente in questo periodo per gustarsi l’atmosfera delle feste. I due protagonisti sono i poli opposti di una calamita, tanto diversi eppure si attraggono. Lui è lo snob con la puzza sotto al naso, perditempo e menefreghista. Lei totalmente agli antipodi e soprattutto in versione “salviamo il mondo” e un po’ Pollyanna.
È bello perché è un romanzo di crescita, i personaggi non restano nei loro schemi prefissati ma, lentamente, nel corso delle pagine cambiano al mutare della visione della vita con cui entrano in contatto.


E per finire non manca quel tocco di finzione che dà il pepe a tutta la storia che sarà costellata da un gigantesco universo di bugie che, prima o poi, dovrà trovare la giusta collocazione.
L’ho letto tutto d’un fiato alternando risate, di fronte all’ingenuità di Viola, che raggiunge picchi elevati, e qualche batticuore, quando lentamente sboccia l’amore e la passione.
Le due autrici sono riuscite a farmi riscoprire anche una città, Milano, che non amo particolarmente, eppure descritta da loro mi è venuta una voglia incredibile di perdermi tra le sue vie.
Quando Rosanna Fontana mi ha interrogato chiedendomi se l’avessi riconosciuta nelle pagine, ho un po’ tremato ;D Avevo il cinquanta per cento di possibilità di azzeccarci o di fare una triste figuraccia.
E invece, a quanto pare, il suo tratto divertente e scanzonato non passa mai in secondo piano!
Complimenti a entrambe le autrici, spero di leggere presto un altro vostro lavoro!

Fabiana


Recensione: L'importanza di chiamarsi Cristian Grei di Chiara Parenti



L’importanza di chiamarsi Cristian Grei
di Chiara Parenti

 

Chiara Parenti scrive per la collana Youfeel di Rizzoli, un nuovo romanzo ad alto tasso ironico.
Se siete alla ricerca di un protagonista maschile affascinante, seducente, emozionante e carismatico… beh non lo troverete qui. Cristian Grei non è come il Christian Grey della E.L.James. Lui è pasticcione, ipocondriaco, divertente, insicuro e a tratti anche infantile.
Il suo Charlie Tango? Un carro funebre.
La sua stanza dei giochi? Una camera piena di console, poster di fumetti e action figure.
Ammetto che io sono amante di uomini decisi perciò Cristian, nella figura romantica, non mi ha conquistata particolarmente ma in compenso l’ho adorato come persona. Un uomo che fondamentalmente è buono e che ha visto la sua vita mutare drasticamente da quando sua madre è morta. Un evento che lo ha traumatizzato e che è anche il motivo della sua ipocondria. Infatti, per Cristian di Campi Bisenzio, ogni trascurabile accenno a stranuti, nei, tosse, sono dei pericolosissimi segnali di malattie assai più pericolose e letali. Conosce la medicina quasi meglio di un laureato.
Chiara Parenti racconta che quattro anni prima, quando conosce Antonella Stasi, detta Little Tony, si presenta al pronto soccorso temendo di essere colto da un infarto del miocardio. Cristian in realtà è sano come un pesce, l’unico problema che ha è un forte attacco d’ansia. Tony, con i suoi modi gentili e un sorriso radioso, riesce a calmarlo ed è subito amore. Resta colpita quando lui le rivela (con un tocco infantile a dire il vero) che “gli fa male il cuore”. Una frase che troverei adatta sulle labbra di un bambino di dieci anni ma che su di lui, e nel contesto, comunque non stona e fa capire ancor di più quanto sia fragile il Cristian Grei italiano.
Il romanzo è incalzante e divertente e tra le donne che lo rincorrano in bagno e che gli si denudano davanti caparbie nel volerlo sedurre, tra le sue goffaggini e insicurezze, la storia prende e prende tanto! Spesso presenti delle metafore con un videogames di invenzione del protagonista, “Osso duro” che in effetti rappresentano molto bene le situazioni di vita vissuta di Cristian. E Antonella Stasi? La Parenti ce la descrive come un medico simpatico, che sa stare al gioco e che ha un cuore buono. Ama Cristian segretamente e lo vorrebbe tutto per sé, ma lo ama così tanto che è disposta anche a rinunciare all’idea romantica che ha su di lui pur di vederlo felice. Perché quando si ama davvero, ciò che conta è la felicità dell’altro, anche se va a discapito della nostra. Una serie di equivoci li allontana e anche se già a metà libro per il lettore è più che chiaro, per i due protagonisti non è affatto solo un’amicizia. Mi è piaciuta la scelta di far prendere a Tony una decisione drastica per smuovere la situazione che era ferma quanto acqua ristagnata. Quell’onda che la protagonista riesce a dare con la sua coraggiosa decisione, è di proporzioni epiche. Cristian ne rimane scosso ma alla fine è ciò che gli ha permesso di crescere, maturare e capire.
Ecco, il finale è stato azzeccato, lui si vede che è cresciuto, che è cambiato e che ha giovato di questa sferzata che gli ha dato Tony, tuttavia ho trovato surreale che in neanche 7 mesi lui sia riuscito ad arrivare addirittura a San Diego e fare fior di quattrini. Avrei di gran lunga preferito che Cristian Grei restasse distaccato dal Christian Grey della James invece la Parenti lo ha reso fin troppo simile. In ogni caso, a parte quest’aspetto economico/professionale, il finale soddisfa e ti lascia con un sorriso stampato sul viso.
In conclusione ho adorato il suo libro, mi sono fatta tantissime risate a leggere come Cristian Grei affronta la vita in un gioco, le battute sulla sua professione, il viaggio in Austria.
Chiara Parenti merita e scrive in maniera ricercata e curata, decisamente un’autrice degna di allori. L’unica cosa che non mi è piaciuta e che mi ha un po’ confuso è stato l’uso dei caporali al posto delle virgolette per evidenziare parole importanti ma non so se questa è una scelta stilistica dell’editore anche se, editore o no, i caporali sarebbe preferibile usarli solo in frasi dirette, dette dal personaggio e non quando fanno parte del testo narrativo.
Un'altra cosa che mi lascia con l’amaro in bocca è la mancanza di descrizioni, per esempio io ancora mi domando come sia Antonella Stasi: è bionda o mora? Ha gli occhi chiari o scuri? Magra o in carne? L’unica cosa che sappiamo è che è bassa. Sarà che io sono un amante delle descrizioni perché a mio avviso aiutano il lettore a immaginare ciò che stai raccontando e i personaggi che muovi. Tuttavia questi dettagli diventano totalmente trascurabili quando si ride di gusto a molte scene e la Parenti, a strappar risate, è maestra.
Complimenti Chiara! E per voi che ancora non avete scoperto “l’importanza di chiamarsi Cristian Grei”, che aspettate a leggerlo?

Titolo: L’importanza di chiamarsi Cristian Grey
Autore: Chiara Parenti
Editore: Rizzoli (Collana Youfeel)
Genere: Commedia
Sinossi:
Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50 Sfumature gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l'incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome "uguale" a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.
Solo Antonella, l'amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattuto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.
Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?


Estratto:
Aimone, ecco, mi sarebbe andato bene anche Aimone, pur immaginandomi la rima che avrebbe suscitato. Oppure Oronzo, che tanto chi se ne frega delle rime, mica sono un poeta! Avrei preferito perfino chiamarmi Pompeo, e sì, me ne sarei infischiato se mi avessero affibbiato il prevedibile diminutivo.
La verità è che i genitori dovrebbero mettersi una mano sul cuore e una sul certificato anagrafico, quando nasce la loro creatura. Perché il nome è la prima operazione di marketing che fanno
sui figli, una definizione del prodotto, e sbagliarla è come fare pubblicità ingannevole.
Per quanto riguarda me però non è colpa dei miei. Che ne sapevano loro? La colpa è di una donna soltanto: Erika Leonard, per gli amici E.L. James, che con le sue Cinquanta sfumature mi ha reso la
vita un inferno.
Perché sì, io sono Cristian Grei. Il mio nome è pericolosamente simile a quello del protagonista della sua infuocata trilogia, il Principe Azzurro colorato di una scala di grigi diventato il sogno erotico di milioni di donne in tutto il pianeta. E questo è Male. Perché io sto all’originale Christian
Grey come una mangusta gialla sta al Re Leone. Nomen omen, dicevano i latini. Be’, si sbagliavano di grosso.
Forse sarà in quella «h» mancante o per la «i» al posto della «y», ma di sicuro nel mio nome non è racchiuso un destino di grande amatore. Anzi.
Appena scoprono come mi chiamo le ragazze mi credono in grado di ribaltarle come il sacco dell’aspirapolvere, e invece la cosa più violenta che ho fatto a letto è stata cadere di testa mentre
cercavo di togliermi le mutande. L’unica volta in cui ho colpito il sedere di una ragazza è stato a tredici anni sul calcinculo al luna park, e se mi vedete con una frusta in mano è solo perché sto facendo lo zabaione dato che al mattino ho la pressione bassa.
Ma le ragazze questo non lo capiscono, e appena sanno il mio nome pensano ai giochi più improbabili da fare con me, mentre io, per quanto mi sforzi, riesco solo a pensare a quelli della Play.
Prendete Laura, per esempio. Adesso che sa il mio nome mi fissa la cravatta con la stessa cupidigia con cui il mio cane Taylor guarda le sue crocchette.
Anche le tipe sbronze alla mia destra hanno interrotto per un attimo i loro gridolini per dedicare un minuto di silenzio al Re delle Sfumature.
Mi fissano, e io tremo.
Io non sono questo, e non potrò mai esserlo. Mi sento fuori posto, un intruso nella mia stessa vita. Una delusione ambulante.
«E dimmi…» Laura torna a parlarmi con una voce più calda, profonda. «Dimmi, Cristian Grei, che lavoro fai?» mi chiede percorrendo con lo sguardo il mio completo scuro. «Hai per caso un’azienda milionaria e un elicottero che si chiama Charlie Tango?» mi provoca sorniona.
«Be’, lavoro nell’azienda di famiglia...» rispondo, vago.
Lei si infila una nocciolina in bocca a si lecca le dita con fare da gatta. «E di cosa ti occupi?»
«Principalmente di cadaveri» dico distrattamente, poi mi affretto ad aggiustare il tiro quando vedo apparire un enorme punto di domanda sulla sua fronte.
«Ãˆ un’agenzia di pompe funebri, sai…» Mi stringo nelle spalle, e sorvolo sul fatto che Tony ha chiamato davvero il nostro carro funebre «Charlie Tango».
Ecco, vedete la sua faccia? Non gliene frega niente che io sia un becchino!
Laura si inumidisce le labbra color rubino, il suo neo che si muove con loro. «Quindi il tuo compito è portare le donne in Paradiso, signor Grei…» continua, provocante. Così tanto che a momenti
prende fuoco il bancone.
«Anche gli uomini, se è per questo…» preciso. Poi però dalla sua espressione interdetta capisco che sono andato fuori dalla metafora e non so più cosa dire. Nel dubbio, bevo un sorso di decaffeinato. È possibile essere più imbranati?
Laura si avvicina ancora, stordendomi con il suo profumo alla vaniglia.
«Dimmi… quanti anni hai… Cristian?» mi fa, mangiando un’altra nocciolina e leccandosi di nuovo le dita.
«Trentadue. E tu?»
«Quasi trentuno.»
Be’, se continui a mangiare noccioline da questa ciotola mi sa che non ci arrivi, a trentuno...
«E di che segno sei?»
Esito un istante, temendo già la sua reazione. «Toro.»
Laura ora ha la faccia di una che ha appena vinto alla lotteria di Capodanno.
Mi schiarisco la voce, nel panico. «Tu?»
«Cancro.»
«Oddio!» mi sfugge sempre un lamento ogni volta che sento quella parola.
Lei sorride dubbiosa e il suo neo si muove in su. «Sei un tipo molto interessante, Cristian Grei…» dice, sicuramente pensando ancora alla storia del «toro».
Sono proprio un bel pacco sorpresa, invece… L’agitazione si fa largo dentro di me.
Laura mi guarda intensamente, mi fa gli occhi da triglia, mentre io mi irrigidisco e resto muto come un pesce.
Al che le chiedo: «Oddio, vedo di nuovo le ragnatele trasparenti. Sai che ho paura di avere un principio di distacco della retina?».
«Ah… Uhm… M-mi spiace…» farfuglia stupita, il suo neo che si sposta in giù. Sì, dovrei proprio farmi controllare i nei sulla schiena: è passato troppo tempo…
«Insomma, Cristian Grei, abiti qui vicino?»
«Sì, a Campi Bisenzio. Tu? Non sembri di queste parti…»
domando allentandomi il nodo della cravatta per tastarmi il neo che ho sul collo.
«No, infatti. Sono di Milano…»
Dannazione, è cresciuto! grido dentro di me sfregando la
superficie ruvida. Un’ansia primordiale mi afferra il petto, mi manca l’aria. Come ho potuto essere tanto incosciente da non accorgermene prima?
«Sono arrivata oggi perché mia nonna non sta bene…»
«Uhm... Mi spiace» borbotto sbottonandomi il colletto della camicia, sopraffatto dall’ansia. Comincio a sudare. 
«C-che cos’ha?»
Cancro. Ecco quello che ho io. Sicuro.
L’angoscia mi afferra per la gola e stringe, stringe forte con le sue dita gelide.
«Be’, ha centouno anni…» risponde lei facendo spallucce.
«Credo che presto avrò bisogno dei tuoi servigi, Cristian Grei…» dice
scoccandomi un’occhiata che non capisco, visto che sto morendo.
Okay, niente panico! Niente panico, Cristian! Prima di trarre conclusioni affrettate, occorre osservare bene il colore e la forma dei nei…
«Sì, be’, forse è meglio andare in bagno! Subito!» penso a voce alta, schizzando in piedi. Nel panico mi tolgo la cravatta e corro alla toilette, il cuore che batte come un martello pneumatico.
Stavolta è la fine, lo sento.

Il punto esatto di due anime - Recensione



Il punto esatto di due anime.
È difficile recensire questo libro, difficile perché è diverso da molti altri. In un periodo dove le mie letture sono altalene impazzite, in cui il lavoro mi assorbe e non riesco a portare a termine quasi nulla arriva questo romanzo breve. Breve ma intenso. Non so se le mie parole basteranno a dare un’idea di questo testo originale e dannatamente poetico, nudo e crudo, a tratti cattivo e velenoso.
Luca è il protagonista di questa storia, un uomo che a trent’anni decide di ripercorrere le vecchie strade contorte e diaboliche della memoria, un uomo che decide di raccontare un passato burrascoso vissuto in un quartiere di Napoli.  Luca ha vissuto e il suo vissuto lo si sente sulla pelle mentre narra, si sente il dolore, la nostalgia, l’amore, la devastazione di un’anima che ha visto troppo e troppo presto. Dalla droga a un amore dannato, un amore che toglie il fiato, la sete e la fame. Un amore che graffia a sangue l’anima. Anna bionda, con i suoi occhi verdi e le sue perversioni, con il suo incatenarlo e renderlo schiavo di un bisogno d’amore che si vive una volta sola nella vita. Si fanno del male, si feriscono, forse a volte non si capiscono, credono di farlo ma si perdono tra le strade della vita, tra sbagli, incertezze e paure.
È un amore bello, grande e meraviglioso eppure distruttivo nella sua forza. Leggendolo si resta senza fiato e alla fine vorresti fare qualcosa, rendere il punto esatto di due anime il luogo tangibile e vero per rendere tutto possibile nell’immediato.
Ho apprezzato tantissimo questo libro le parole mi mancano per definirlo. È originale, poetico e diretto in alcuni punti. Le parole che usa l’autore sono metaforiche. Si sente il profumo, si vedono luoghi mai visti come il “posto dei profumi”, si immagina la magia ricreata da un amore. Le foglie che volteggiano, i colori che brillano. Sensazioni che rapiscono il lettore. Bisogna seguirlo con attenzione Luca, bisogna lasciarsi prendere per mano e camminare con lui nella sua coscienza. Percepire la sua rabbia a volte sputata contro un lettore immaginario, contro chi è pronto a leggerlo e a scoprire la sua storia.
Potrei usare tantissime parole, aggettivi, per questo romanzo ma penso siano tutte inutili. Il punto esatto di due anima va letto, seguito e capito. Vi sarà impossibile schierarvi, non riuscirete a discernere cosa è giusto o sbaglio. È la vita che gioca con Luca, a volte lo fa Anna, a volte la droga e tutti i suoi demoni. È un gioco perverso in cui lui cerca quell’attimo in cui sa che solo due innamorati possono incontrarsi: il punto esatto di due anime.



Titolo: Il punto esatto di due anime

Autore: Luigi Mancini
Editore: Butterfly Edizioni
Genere: Narrativa
Collana: Tabù           
Pagine: 86
Progetto grafico: Elisabetta Baldan
Costo: € 9,90

Trama:

Erano i tempi delle Reebok, delle sigarette in compagnia e delle gambe penzoloni dai muretti di pietra. Luca e Anna, quindici anni e una Napoli criminale che pesa sulle loro spalle come una condanna. Si amano, si graffiano, si perdono l’uno nell’altro e si odiano mentre si amano, nel profondo, combattendosi pur di rimanere in piedi, di resistere alla violenza del loro sentimento. È un demone, l’amore per Anna, ed è un demone anche la droga che, voluttuosa e sadica, stringe tra le sue dita l’esistenza di Luca. Osteggiati dai genitori di Anna, i due si feriscono, si odiano, si lasciano. Senza dimenticarsi mai.
Con una scrittura ipnotica e vorticosa, Luigi Mancini ci regala l’affresco di una Napoli feroce e di un amore più forte della maledizione, della droga, della morte. Perché le relazioni possono spegnersi, ma ci sarà sempre un punto che unisce due anime, il luogo in cui chi ha amato continuerà ad amare, per sempre. Da lontano.



Biografia:

Luigi Mancini nasce il 5/09/1980 e vive a Reggio Emilia.
Scrive fin da giovanissimo, soprattutto poesie.
Ama la musica e scrive canzoni. “Il punto esatto di due anime” è il suo romanzo d’esordio.
 






 Frasi del libro:



“Destinati in qualche modo ad incontrarsi per sempre, in una realtà che solo gli amanti possono vivere. Certi incontri accadono proprio mentre l'uno si chiede dell'altra e non hanno luoghi, ma un punto esatto, al di là di tutte le cose. Ãˆ il punto esatto di due anime.”


“Io lo so che è lei quel vento che passa, lei mi riconosce, fissando l’invisibile, l’eterno istante di noi due”

“È una notte bellissima, di quelle che non senti altro che l’anima, quando lasci la carcassa umana e sei solo un continuo sentire, un battito nell’immenso potere della vita. Le stelle sembrano così vicine che davvero non si può guardare altro, mi perdo e vorrei non ritornare, ho mille motivi per stare bene ma la mia natura ha le streghe nere del senso di colpa…”


Se avete voglia di leggere questo libro ecco i link utili: 

Blomming € 9,90 (attenzione la casa editrice fa spesso sconti, soprattutto nel periodo natalizio)

Buona lettura :-)

Vany