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Recensione: Non mi piaci ma ti amo di Cecile Bertod

Cari lettori della bottega dei libri oggi siamo più che lieti di ospitare un'autrice che partita da Self, dopo pochi mesi, è stata scoperta dalla casa editrice Newton. Si è trattato di un caso di enorme successo del passaparola nel web, in molti lo conoscevano come Wife whit Benefit, ora nella sua nuova veste grafica è Non mi piaci ma ti amo della poliedrica e fantasiosa Cecile Bertod.

Ho scoperto questa autrice per caso su amazon  ormai un anno fa. Mi aveva colpito il titolo e la copertina e leggendo il suo nome ho pensato fosse un romanzo scritto da una straniera. L'impostazione grafica lasciava pensare e sperare che si trattasse di un chick lit, genere che io adoro, ma che ho scoperto di apprezzare solo scritto dalla penna di pochissime autrici (Kinsella docet!)
Alla fine incuriosita ho cominciato a leggere l'anteprima, ricordo ancora che ero influenzata e non riuscivo a trovar pace nel sonno. Fin dalle prime battute ho capito che questa storia non avrei fatto fatica a portarla a termine e mi avrebbe fatto compagnia fino all'alba. C'erano tutti gli ingredienti giusti per divorarla velocemente. Sono diventata pazza per comprare la copia in piena notte dal telefono cellulare e alla fine dopo l'estenuante combattimento l'ho avuta vinta e ho ripreso la lettura. Ebbene quella notte di febbre non ho più dormito perché l'ho passata in compagnia di Sandy e Thomas e dei loro scontri verbali.
Cecile Bertod non è la Kinsella ma non importa, per me è bravissima lo stesso, soprattutto fra le italiane nel suddetto genere è indiscutibilmente la migliore, non me ne vogliano la Bosco o la Bertoli ma non riesco a strapparmi neppure un sorriso striminzito. Invece con Cecile Bertod ho riso di gusto  tutta la notte. E' stato stupendo scoprire che finalmente in Italia ci fosse qualcuno in grado di scrivere con uno stile così irriverente da strappare una risata in modo del tutto naturale. L'indomani sono andata su Amazon a scippare tutti i suoi libri, anche loro divorati fra le risate.
Ebbene di questo libro ho amato tutto, la storia avvincente, i dialoghi sempre serrati e spassosi che tenevano il ritmo giusto con la narrazione...
Ma in Non mi piaci ma ti amo non è cambiato nulla?
Il titolo è stato il primo cambiamento. Non sono stata troppo contenta della scelta editoriale perché Wife with Benefit era azzeccato e perfetto per descrivere l'intera vicenda. Oltre al fatto che quando ti piace un libro lo ami a tal punto che non vorresti vederlo per nulla alterato.
Il nuovo scelto dalla casa editrice non brilla per originalità e il mio cervello fatica pure a memorizzarlo visto che sembra un controsenso :D ma diciamo che gira intorno al tema cardine del libro che è l'odio conclamato dei due protagonisti quindi possiamo concederlo alla Newton.
Ho avuto il piacere di rileggere il libro in anteprima rispetto alla sua uscita e anche se ricordo benissimo la storia, i suoi personaggi principali, le disavventure in cui rimangono invischiati, debbo dire che sono rimasta sorpresa, piacevolmente. Lo stile è più fluido, più pulito, tanto che alcuni passaggi scorrono molto più di impatto e con una freschezza maggiore. Vi sembrerà assurdo ma a tratti ho avuto come l'impressione che, nonostante conoscessi il libro, lo stessi leggendo ora per la prima volta perché ogni tanto qualche dettaglio mi appariva totalmente nuovo. Ammetto che non ho resistito a confrontare di tanto in tanto le due versioni del romanzo tanto per rendermi conto di non soffrire di vuoti di memoria :D
Avendo Stalkerizzato in ogni modo possibile l'autrice leggendo praticamente tutti i suoi testi, posso dire che in questa nuova versione del romanzo, il suo stile è cresciuto e più maturo, come si può già evincere anche dal suo nuovo libro Self "Tutto, ma non il mio Tailleur".

Perché amo questo libro e non mi bastano le parole per riuscire a spiegarmi per bene? Perché a conti fatti è un romanzo rosa che però semplicemente rosa non lo è... Il romanzo è incentrato sulla guerra all'ultimo sangue che si faranno Thomas e Sandy, guerra di parole, di intenzioni ampiamente dimostrate. Un duello verbale che non perde colpi, non perde ritmo, va avanti per molte pagine del libro e ci si domanda quando e come i due protagonisti cederanno al sentimento... nonostante ciò non stanca assolutamente, anzi è proprio questa guerra all'ultimo colpo a rendere la storia viva, palpitante, mai monotona e scontata come accade in tanti rosa che ho letto, dove tutto finisce troppo precipitosamente negli sbaciucchiamenti e nelle dichiarazioni da bacio Perugina. E poi dopo tanti scontri compare la parte più romantica, quella che ci fa sognare, ben sperare per i nostri cari protagonisti. Sì perché nel frattempo, abbiamo imparato ad amare Thomas e a non poter fare a meno di lui, non ci appare più come il viziato nipote del conte ma viene investito di nuova luce :P (Non vi aggiungo altro perché non voglio spoilerare il testo che va assolutamente letto) così come anche Sandy prende contorni più romantici e teneri e ci appare molto ma molto umana e reale.

Cos'altro c'è di nuovo in questo libro oltre titolo, copertina, stile più fluido e qualche piccolo cambiamento/aggiunta qua e là? A sorpresa la nostra autrice ha aggiunto un epilogo per tutte le lettrici dal cuore tenero e romantico. A me non dispiaceva neppure la versione senza che era comunque perfetta! Ma se devo essere sincera fino in fondo qualche pagina in più di un libro che si è amato non dispiacciono affatto, anzi obbligherei Cecile Bertod ha raccontarci ancora qualcos'altro di loro, non perché non l'abbia saputo fare già in maniera egregia ma solo perché di Sandy e Thomas e dei loro battibecchi non si può più fare a meno.

Adesso aspetto trepidante il 26 febbraio per correre in libreria e accaparrarmi finalmente la copia cartacea. Ebbene ve lo dico, lo rileggerò una terza volta perché questo romanzo merita veramente e non annoia mai... Al contrario crea grave dipendenza! E ve lo dice una lettrice compulsiva, che non legge mai un libro più volte e le uniche eccezioni finora sono stati "Orgoglio e Pregiudizio" e "La casa degli spiriti". 
 
Voglio spendere due righe anche per la nuova copertina, così colorata, allegra e frizzante non mi fa rimpiangere la precedente che era proprio in stile chick lit. L'immagine mi richiama alla mente Sandy ed è a mio avviso è una delle copertine più riuscite della casa editrice, almeno per stavolta un nesso e filo conduttore con la trama del libro si può rintracciare.

Per chi avesse già acquistato il romanzo sognalo che era presente un problema di impaginazione dei capitoli, che è stato attualmente risolto, chiunque abbia la numerazione invertita dei capitoli 31 33 32 deve aspettare solo uno o due giorni perché parta l'aggiornamento automatico gratuito di amazon.
 
Ora ci do un taglio e vi lascio ai dati del libro, all'immagine che ci ha regalato l'autrice e a un piccolo estratto del libro per chi non avesse avuto la fortuna di leggere un anno fa il libro di Cecile.

Titolo: Non mi piaci ma ti amo
Autore: Cecile Bertod
Editore: Newton Compton editori
Genere: chick lit, New Adult, Rosa
ebook: uscita 19 febbraio costo 4.90€ (Link)
cartaceo: uscita 26 febbraio costo 9.90€
Pagina: 278
Sinossi:
Cosa faresti se per ottenere un'eredità ti chiedessero di sposarti?
 Thomas e Sandy: lui nobile, ricchissimo, lei di una comune famiglia londinese. I genitori di Sandy sono molto amici del nonno di Thomas, per questo trascorrono sempre le vacanze estive a Canterbury, in una favolosa residenza, ma Sandy odia andarci, perché detesta Thomas. I due si perdono di vista finché… un giorno il nonno di Thomas muore, il suo testamento viene aperto, così il ragazzo si trova di fronte a un annuncio sconvolgente: il nonno gli lascia tutto, ma a patto che lui metta la testa a posto e si sposi. E con chi? Con la ragazza che secondo il nonno fa per lui, proprio quella Sandy Price che non vede da almeno dieci anni. Nel testamento il ricco signore ha previsto tutto nei minimi dettagli. Chi dei due rifiuterà, perderà l’eredità. E se nessuno dei due accetterà, l’intero patrimonio andrà in beneficenza. Sandy si trova in una strana situazione: è disoccupata e sta per comprare un bistrot da ristrutturare con le sue amiche. Ma la banca all’ultimo momento non le concede il finanziamento. Perciò, di fronte all’ipotesi di avere i soldi necessari al suo progetto, accetta la proposta di Thomas. Viene celebrato un finto fidanzamento per aggirare le rigide regole fissate dal nonno, finché qualcosa di inatteso sembra accadere tra i due. Ma l’happy ending è lontano, perché quando il sogno del nonno sta per essere coronato, ecco che sul più bello, proprio in una chiesa, scoppia il putiferio. E non sarà facile, per Thomas, riacciuffare il perduto amore…

Si sono conosciuti da piccoli e si sono detestati. Ma adesso un testamento li obbliga a sposarsi...
 
Cosa hanno detto di questo romanzo:
«Appena ho letto le prime righe mi sono innamorata di questo libro!!! Lo consiglio a tutte le romantiche e a quelle che per qualche ora hanno voglia di ridere e sognare».

«Mi è piaciuto veramente. Il migliore tra gli ultimi letti. Ho riso e sorriso, perfetto per il suo genere».

 «Un romanzo che mi ha fatto fare più volte delle figuracce sui mezzi di trasporto pubblici; non ridevo così leggendo da… non lo so neanche io da quando! Divertentissimo, frizzante, romantico, dolce, emozionante. Un libro che è quasi una droga, scorrevole in un modo assurdo».

Cecile Bertod ha trent’anni, è una restauratrice e vive a Napoli. Tra un restauro e l’altro, ama leggere. Ha iniziato scrivendo fantasy, poi ha proseguito con il rosa. Nutre una certa avversione per i nerd, le cene alla romana e la piastra per i capelli.


Estratto

Risoluta, mi appresto a scendere giù dal letto, ben decisa a chiudere la mia capitolazione indecorosa sotto il getto bollente dell’acqua calda, quando la porta della stanza si apre. Riporto rapidamente l’abito sul seno in gesto di difesa, mentre Thomas entra come se fosse la cosa più naturale del mondo, stringendo un cuscino tra le braccia. Indossa i pantaloni di un pigiama di felpa nera e una T-shirt verde militare. Sembra stanco. Si avvicina al bordo del letto strofinandosi un occhio con il dorso della mano. Dietro di lui compare Rudy con la bocca spalancata e la lingua penzoloni.
«Non si bussa?», chiedo, tornando a focalizzarmi sull’unico intruso indesiderato, e la mia voce risulta un tantino stridula.
«Ãˆ il nuovo upgrade: “momenti d’intimità”. Si scarica automaticamente quando si decide di accettare una proposta di matrimonio».
«Io lo definirei spam indesiderato».
Sogghigna con espressione buffa e appoggia un ginocchio sulla trapunta.
«Allora, che vuoi?», chiedo con una punta di apprensione nello sguardo.
«Non mi dispiacerebbe una tazza di bergamotto», risponde stiracchiandosi.
«E la cerchi qui? Cos’è successo, hai perso il campanellino e non sai come chiamare la servitù?».
Non mi risponde, ma butta il cuscino sul materasso, accanto alle mie gambe.
«Che stai facendo?»
«Cambio il cuscino».
«Andava benissimo anche quello che c’era prima».
«Non riesco a riposare su quelli in lattice. Il mio è di lana», mi spiega, afferrando un bordo del lenzuolo per scostarlo.
Blocco quel gesto premendo la mano sulla stoffa e lo fisso con occhi sbarrati.
«Thomas, che intenzione hai?»
«Dormire?»
«Forse non ti sei accorto che questa è la mia camera».
Sbircia la stanza, immersa nel caos, poi torna a osservarmi divertito, per scivolare con lo sguardo dai miei occhi alle mie mani, premute sul seno nel tentativo di coprire un indecoroso completino di merletto.
«Posso garantirti di averne la piena consapevolezza».
«Ok, questo scherzo è durato anche troppo. Riprenditi la tua roba e sparisci!», esplodo, cercando di dimenticare di avere le gote in fiamme. Il mio gesto non sortisce alcun effetto, se non quello di strappargli un sorriso. Rimette il cuscino al suo posto e con uno strattone mi sfila il lenzuolo dalle mani, lasciandosi cadere a peso morto sul materasso.
«Thomas…».
«Sandy…», mi rifà il verso.
Rudy si appoggia al bordo del letto e inizia a piagnucolare, così lui si china in avanti, lo prende tra le braccia e se lo sistema teneramente sulla pancia, iniziando a grattargli il musino.
«Dannazione, sei impazzito?», esplodo, pur trovando il tempo di chiedermi da quando siano entrati così in confidenza quei due. «Che scherzo stupido è questo?»
«Perché credi che sia uno scherzo?»
«Non lo so, forse perché sono un’ottimista?»
«Mi dispiace, mai stato più serio», afferma senza sollevare lo sguardo dal cane, che si gode le coccole beato.
«Ok, hai vinto. Vado a dormire in un’altra stanza!».
Scendo giù dal letto infuriata e mi avvio verso la porta. Lui incrocia le braccia dietro la testa e aspetta che abbia superato la soglia per chiedermi con tono sardonico: «Ma come, non vuoi più sposarmi? Dopo che ti ho aperto il mio cuore… Che insensibile!».

Chi è Cecile Bertod?
Cecile Bertod ha trent’anni, è una restauratrice e vive a Napoli. Tra un restauro e l’altro, ama leggere. Ha iniziato scrivendo fantasy, poi ha proseguito con il rosa. Nutre una certa avversione per i nerd, le cene alla romana e la piastra per i capelli.
Sito: www.cecilebertod.it



Un grandissimo in bocca al lupo alla nostra autrice dalla penna affilata e dalla battuta pronta, con l'augurio che questo libro sia il primo di una lunga serie di cartacei che potremmo ammirare nelle nostre personali librerie.

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