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La voce del lettore: Volevo essere una vedova di Chiara Moscardelli

Per la voce del lettore, oggi ha dare la sua opinione è Monica Veggian. Nostra follower che ringraziamo sempre, sia di seguirci nel gruppo che di partecipare con entusiasmo alla nostra rubrica qui sul blog. Oggi ci racconta di: Volevo essere una vedova di Chiara Moscardelli

Titolo: Volevo essere una vedova
Autore: Chiara Moscardelli
Editore: Einaudi
Uscita: 21/05/19

Sinossi:
Che fine ha fatto Chiara, l'aspirante ma mancata gatta morta? L'abbiamo lasciata a trent'anni, senza uno straccio di fidanzato, e la ritroviamo a quarantacinque, ancora single. Com'è potuto accadere? Com'è arrivata a questa età senza sposarsi, fare figli, adeguarsi alla vita che sua madre e le zie, anche quelle degli altri, prevedevano per lei? Per capirlo Chiara si racconta, ai lettori e all'analista, ripercorrendo gli ultimi dieci anni: il trasferimento a Milano, dove sperava di accasarsi e invece ha trovato sciami di gay, il lavoro in una città che per certi versi le è ostile, i disastri sentimentali e il fatto che tutti, ma proprio tutti, persino il dentista o l'ortopedico, continuino a chiederle perché sia sola. Cosí, pur di non essere sottoposta al solito strazio, all'ennesima visita medica decide di spacciarsi per vedova, guadagnandosi uno status finalmente accolto dalla società. Se è vedova, allora qualcuno se l'era presa, anche se poi è morto!
Chiara Moscardelli torna a farci morire dal ridere, mentre descrive un mondo che sulla felicità delle donne ha ancora molto da imparare.

La mia opinione
Premesso che Chiara Moscardelli la si può solo amare .... questo libro ritengo sia il suo miglior libro. 
Quello nel quale ci ha proprio messo se stessa, in tutto e per tutto. E' come se la scrittrice si fosse "spogliata" di fronte a noi, e ci avesse messo a nudo la sua anima, le sue insicurezze, le sue lacune: ma anche i suoi desideri, i suoi sogni, le sue ambizioni.
Un passo alla volta: la trama è semplice. Chiara è... Chiara: una donna di 46 anni, single (nonostante abbia tutte le carte in regole per non esserlo!), continuamente additata dalla gente-perbene che le rivolge sempre le stesse domande "Ma come mai non sei sposata? Ma come mai non hai figli? Ma cosa aspetti? Dai che fai in tempo....". Insomma, tutte frasi che qualsiasi single over 40 si è sentita più o meno rivolgere.  E lei ci prova, a diventare una borghese a tutti gli effetti; ci prova a trovarsi un compagno; ci prova a uscire, a forzarsi di liberarsi dalla sua vita sedentaria e tranquilla per provare il "brivido" di essere una donna "normale".
Uso troppo "virgolette", e lo faccio volutamente: perché ogni parola che ho virgolettato per me ha un significato vuoto: essere sposati non è da brivido, per essere normali non occorre avere un compagno o un figlio. Chiara dentro di sé lo sa, ma ormai è esaurita, ormai il mondo che la circonda le impone dei must; non basta realizzarsi sul lavoro, per essere considerati normali ci vuole una relazione sentimentale. E così Chiara si butta, supportata dalla figura metaforica del suo psichiatra che ogni tanto emerge in questi capitoli. Si tratta di capitoli brevi, scorrevolissimi, dai titoli che sono tutto un programma. (Ve ne cito uno a caso "Meglio sole che male accompagnate? Questione di punti di vista". Oppure "Quando non hai le palle, comprale su Amazon Prime".)
E alla fine cosa fa la nostra protagonista? Trova una soluzione (no, non sto spoilerando: il titolo aiuta a capirlo). Dichiara di essere vedova. Una donna di 46 anni vedova non è più una vecchia zitella che nessuno ha voluto. E' una giovane creatura ancora nel fiore degli anni che ha tutto il diritto di rifarsi una vita dopo un tragico evento.
Tranquilli, Chiara non prende in giro nessuno, se non se stessa, nella maniera ironica in cui solo lei sa porsi. Questo suo libro è una specie di autoanalisi, è un racconto di vita vissuta, di VERA vita vissuta, e ve lo garantisco perché se lo leggerete in alcuni passaggi vi ci ritroverete (anche se siete sposate e avete 10 figli, perché uomini stronzi ce ne sono a bizzeffe, persone bravissime a giudicare ancora di più...).
Non vi racconto come va a finire questo libro, tanto lo si legge in mezza giornata. 
Vi dico solo che è un libro di forza, di vera forza interiore; ma non una forza soprannaturale; un qualcosa di costruito, di voluto, di sofferto; un percorso di vita alla ricerca di se stessi, di ciò che si è e di ciò che si vorrebbe essere; una proiezione interiore non facile che però si può costruire giorno per giorno, credendo in se stesse, nelle proprie forze, valorizzandosi quando c'è da valorizzarsi e cercando di migliorarsi quando c'è da migliorarsi.
Un libro che a me, personalmente, ha dato tanto. Compresa molta più fiducia in me stessa, perché Chiara rappresenta tante (davvero tante) donne. Non solo le singles over 40.
Oltretutto lo stile della Moscardelli è ironico, veloce, immediato. Scorrevole e piacevolissimo.
Dieci e lode.
E dieci e lode ogni volta che vedo la scrittrice alle presentazioni di "volevo essere una vedova" e dimostra al mondo e a se stessa che ... lei ce l'ha fatta. Lei è tutte noi.

Monica

La voce del lettore: Hot Stuff di Ava Lohan

Per le opinioni del lettore, oggi vi lascio il mio commento sul romanzo Hot Stuff di Ava Lohan.

LinkAmazon:

Trama:
Malcolm Hill è il temporale.
Porta il caos nella mia università, nella mia squadra, nella mia vita.
È la stella dei Chicago Thunderstorms, e ha sempre i riflettori puntati addosso.
Lo odio.
Perché mi sta rovinando l’esistenza.
Perché non crede in me e nella mia squadra e mi tratta come una bambina.
Perché è troppo attraente e mi distrae.
Mi fa desiderare di infilarmi nel suo letto.
Mi fa pensare che tutte le regole, alla fine, vanno infrante.
Ma sarebbe molto stupido.
Io ho diciannove anni.
Lui ventotto.
Io sono solo una studentessa.
Lui è Hot Stuff. Fama, soldi e sesso sono la sua routine. 
Io sono il capitano della squadra femminile di basket. 
E Malcolm è il mio nuovo coach.

Opinione del lettore
Premetto che mi è bastato un solo libro di questo genere per farmi giurare che mai piu' avrei affrontato le vicissitudini del solito atleta superdotato, ricchissimo, blasonato etc etc. Eppure dal "nostro" gruppo ero rimasta colpita (banalmente, lo ammetto) da un semplicissimo commento di una di noi: "l'avrò letto almeno tre volte".
Mi sono chiesta: perchè leggere un libro almeno tre volte? Io l'ho fatto, lo riconosco, ma non per romanzetti d'amore o storie improbabili di supereroi travestiti da giocatori di non so quale sport. Se un libro mi piace lo prendo in mano davvero almeno due volte, perchè la prima volta in genere lo divoro, la seconda lo "assaporo" e colgo le finezze dell'autore e le sfumature che avevo tralasciato nella bramosia di macinare i capitoli uno dopo l'altro.
Comunque mi sono lanciata nella lettura e .... ok, le prime pagine mi hanno subito colpita.
Non ho letto esattamente come sia stata divulgata la trama del libro, e non voglio fare spoiler, ma credo che l'inizio sia stato ben reso noto; il protagonista super blasonato sbaglia. Ebbene sì, trattasi di uomo imperfetto. Commette un errore di superficialità ed arroganza che gli costa una punizione per lui intollerabile (stiamo parlando di un giocatore a livelli di un nostro Ronaldo calcistico ...); insomma, se vuole continuare ad essere il celerrimo "Hot Stuff" gli viene imposto di allenare una sfigatissima squadra di basket femminile, la cui capitana, Sam, è l'esatta antitesi del protagonista. Tanto lui è strafottente, tanto lei è semplice. Automobili stratosferiche e soldi a palate si scontrano con il mondo modesto di una studentessa universitaria. Non una cenerentola derelitta che si autocommisera, però: una ragazza grintosa che ama il basket tanto quanto il protagonista maschile, e alla fine gioca tutte le sue carte per vincere nello sport e ... nella vita.
Perchè questo libro è un libro da leggere? Perchè la scrittrice non sbaglia un colpo. Lo rende avvincente pagina dopo pagina; mai banale, mai ripetitiva, ti porta dentro ad ogni singola scena. Lo rende "hot" quando serve, ma lo rende anche romantico. Ne esce una storia raccontata a due voci: lui e lei quasi si contrappongono nella narrazione, e qui secondo me Ava Lohan merita una citazione particolare perchè riesce in una finezza narrativa assai difficile; dopo aver raccontato il punto di vista di uno dei protagonisti, inizia il capitolo successivo con la voce dell'altro, Fin qui tutto normale, l'abbiamo già visto fare. Ma Ava Lohan non si limita a questo; spesso ci troviamo in scene cruciali , con capitoli che sembrano chiusi con il punto di vista di uno dei due protagonisti. Invece no: lei riesce a riaprire quei capitoli riproponendo parte di essi dal punto di vista dell'altro. E' difficilissimo descrivere quello che tento di dire, ma leggendo il libro vi sarà subito chiaro. E se per me è difficile spiegare, immagino la difficoltà narrativa della scrittrice che è riuscita a realizzare un qualcosa che non mi era mai capitato di leggere. Insomma, consente al lettore di entrare nella mente, nel cuore, nei pensieri di entrambi i personaggi. E ad un certo punto non si fa piu' il tifo per l'uno o per l'altro, non si pensa piu' che lui sia stronzo o che lei sia troppo fragile; ad un certo punto si fa il tifo ... per loro due. Per entrambi. Si, perchè entrambi non sono quello che sembrano, e lo scopriamo ogni volta un po' di piu' mentre ci avventuriamo in un libro carico di passione, di sensualità, ma anche di sentimenti profondi, di pulsioni non necessariamente sessuali, di amori non necessariamente fisici.
Di Ava Lohan avevo già letto qualcosa ma non immaginavo che potesse portarmi in un piccolo paradiso, in un pianeta nel quale è consentito sognare, e nel quale qualche volta i sogni si realizzano. Anche quelli che sembrano impossibili.
E' un libro di speranza, oltre che gradevolissimo e da leggere in due giorni (o divorare, a seconda del verbo che si preferisce usare!).
Ma è uno di quelli che riprendero' in mano ancora un paio di volte perchè ci sono capitoli nei quali ci si può perdere come in sogni ad occhi aperti. E tutti ne abbiamo spesso un gran bisogno. 

Monica Veggian

La voce del lettore: Tutto il buio dei miei giorni di Silvia Ciompi

Ho iniziato a leggere questo romanzo con una certa ritrosia, non lo nascondo. Le storie di dolori, di ospedali, di malattie non sono il mio genere. Forse non sono il genere di nessuno. 
La trama parlava chiaro, ma uno spezzone di questo romanzo mi aveva calamitata e così, cautamente, mi sono avventurata nel mondo di Camille e di Teschio. “Di Camille e di Teschio” perché parliamo di due personaggi distinti, in apparenza molto lontani fra loro, molto diversi; quasi appartenessero a mondi separati ma uniti da una sola, grande passione: quella degli spalti. Eppure non li conosciamo in uno stadio; Silvia Ciompi ci porta subito nell’inferno di Camille, ce la presenta in una circostanza drammatica, ma non ci presenta una ragazza qualsiasi, benché Camille sia umana (finalmente, in un mondo popolato da eroine!), ci presenta una ragazza debole ma forte. Smarrita ma non perduta. E lo fa in punta di piedi, con quel suo stile toccante e profondo, che ti entra dentro, che non ti permette di chiudere un capitolo senza aver iniziato quello successivo. Non è solo la trama a catturare il lettore (ripeto, una trama coraggiosa per una giovane scrittrice agli esordi); la Ciompi ci porta a conoscere i suoi protagonisti, e non solo, ci porta anche più lontano. Ci fa conoscere un mondo nel quale la passione calcistica supera qualsiasi umano limite, quasi che in un mondo in cui non ti viene dato nulla, ci sia qualcosa che ti puoi prendere: credere, combattere, inseguire un obiettivo. In un certo senso, avere fede. Calcistica, certo. Un ambiente che non conoscevo, che credo nessuno di noi possa dire di conoscere se non ne fa parte, o se non resta impigliato nella storia di Camille e di Teschio. Ecco, un altro tema (il calcio) che la Ciompi amalgama in una storia struggente composta di tanti pezzetti di un puzzle che solo nel finale riusciamo a mettere insieme.
Non siamo di fronte a due bellissimi, sfolgoranti supereroi. Abbiamo davanti due ragazzi normali, normalissimi; con i loro dubbi, le loro insicurezze, ma anche con la forza della loro giovane età. Una forza interiore che è il tema dominante del libro, unitamente ad un dialogo eccezionale che mi ha fatto apprezzare Silvia Ciompi da qui all’eternità. Che dire? Tengo d’occhio questa ragazza e aspetto l’uscita in luglio del suo prossimo libro. Chiunque desideri leggere un romanzo a volte duro, a volte sofferto, ma carico di passione, di amore come pochi amori esistono; chiunque desideri andare oltre alla storia di sesso col bello-e-dannato di turno; chiunque desideri sognare, e credere, e lottare; chiunque desideri una lettura che resterà a lungo nel proprio cuore … beh, Camille e Teschio li sorprenderà. E resterà per sempre nel cuore.

Monica

La voce del lettore: Storia del nuovo cognome (L’amica geniale) di Elena Ferrante

Per la rubrica della voce del lettore oggi ha dare la sua opinione è Paola Cellario, una nostra follower che ringraziamo. Ci racconta del secondo capitolo della trilogia Storia del nuovo cognome "L’amica geniale" di Elena Ferrante.

Titolo: Storia del nuovo cognome (L’amica geniale)
Autrice Elena Ferrante
Pagine 467
Serie L’amica  geniale trilogia
Editore: Edizioni e/o
Collana dal mondo

Sinossi:
L'amica geniale - Volume secondo
Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo del ciclo dell'Amica geniale. Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà. Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.

Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori.
Le vicende dell’Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un’Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi.
Della trama non anticiperemo niente. Storia e forza della scrittura fanno tutt’uno al punto che ci pare sconveniente guastare al lettore il piacere di leggere sorprendendosi
a ogni pagina. Meglio dunque abbandonarsi a Lila ed Elena: conoscerle a fondo, riconoscersi sia nella tendenza alla conformità acquiescente sia nella caparbia determinazione a prendere in mano il proprio destino.

«Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che – in buona fede certo, con affetto – avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra».

La mia opinione:
Molto bella e  accattivante, la trama, inizia in sordina con i primi capitoli, quando si giunge allo scoperto attraverso le diversità delle due donne, poi prosegue con la storia di loro, dei bisticci con gli uomini.
La madre funge  da colonna portante  in entrambi i modi.
Carpisce l’attenzione, desta l’identificazione talora con una e talvolta con l’altra amica fino a quando le due diventano uniche  nel costruire una persona unica nel suo essere.
Ci trascinano nel cuore delle pagine, immaginando le figure, i colori, i volti, il vestiario, l’aspetto fisico cultuale dei negozi (che fungono da scorcio panoramico) e degli ambienti contestuali.
Immaginiamo persino le risate, i pianti,  le emozioni con le varie esclamazioni positive o negative che siano.
Facciamo tutti il tifo  per uno di loro in cui ci somigliamo.
Pensiamo come possa svilupparsi la storia e quindi divoriamo i fiumi d’inchiostro sino al prossimo  capitolo della saga magica.

Cogli  l’attimo che poi non passa più, la vita è come un treno, se perdi il binario, sei a terra.

Paola Cellario

Order

La voce del lettore: Libri, amori e segreti di Della Parker

Per La voce del lettore oggi Chicca vi parla di una breve novella di genere rosa: Libri, amori e segreti di Della Parker, uscita il 6 dicembre 2017, edita da Newton Compton

Trama
Unisciti al gruppo di lettura: sei donne che si incontrano una volta al mese per parlare di libri
Nel piccolo paese in riva al mare di Little Sanderton c’è un bookclub di sei appassionate di libri che ha un appuntamento mensile per parlare del loro comune amore: la lettura. Nessun argomento è bandito: famiglia, amore, amicizia… il tutto accompagnato da un bicchiere di ottimo vino.
Grace sa che le vacanze natalizie quest’anno saranno molto diverse. Niente tacchino, nessuna decorazione, nemmeno un regalo sotto l’albero. Come farà a dire ai suoi figli che il Natale è stato cancellato? Ma, soprattutto, riuscirà a confidare a qualcuno il suo imbarazzante segreto? La vita di Grace è stata messa sottosopra, ma non esiste problema che il gruppo di lettura non possa risolvere…

Della Parker
vive in un villaggio del Dorset con i suoi due cani. Prima di diventare scrittrice ha lavorato come manager del servizio clienti per una compagnia idrica. Quando non è impegnata a scrivere ama correre maratone e andare in palestra. Sfortunatamente, non ha tempo di dedicarsi a questi hobby quanto vorrebbe, perché preferisce di gran lunga scrivere.

La mia opinione
Incuriosita dalla trama di lettrici che si riuniscono una volta al mese per condividere il loro amore per la lettura, mi sono ritrovata a leggere questo breve romanzo ma pieno di significati.
Questo gruppo di donne, non sono solo appassionate di libri, sono anche amiche e si aiutano l'una con l'altra. Come ultima lettura prima dell'evento natalizio, scelgono di leggere “Il canto di Natale” di Mr Charles Dickens, la storia di Scrooge che ho avuto il piacere di leggere tempo fa con mia figlia.
Grace si rattrista leggendo questo romanzo, Scrooge le ricorda per certi versi la sua situazione a casa. Si sfoga con le sue amiche di lettura, raccontando loro lo sfratto imminente per la sua famiglia, i problemi economici e la malattia di uno dei suoi tre figli, il piccolo Harry. Ma è Natale, il periodo magico dove tutto può accadere, come Scrooge che incontra quattro fantasmi venuti perché incapace di apprezzare le piccole cose come il calore di questo periodo dell'anno.
Forse anche Grace, pensando alle sue amiche che si adoperano per aiutarla, è un po' come il protagonista del romanzo di Dickens, ma non per l'egoismo, in questa versione della storia, Grace mette da parte l'orgoglio di chiedere aiuto e come Scrooge, Gracie cambia la sua personalità ammettendo di avere un problema lasciandosi aiutare rendendola una persona umile.
Una breve storia che scalda il cuore e che sprigiona lo spirito del Natale attraverso la solidarietà di questo gruppo di lettrici e che lascia un bellissimo messaggio di solidarietà.


Questo breve romanzo delicato fa parte di una serie, a gennaio 2018 uscirà un nuovo volume dedicato al mese di gennaio.

La voce del lettore: Desiderio d'amore di Karina Halle

Oggi per la voce del lettore vi parlo del racconto natalizio scritto da Karina Halle: Dream. Desiderio d'amore pubblicato da Newton.

Trama: 
Una cosa è certa: sarà un Natale indimenticabile
Lachlan McGregor e Kayla Moore hanno combattuto così duramente per il loro lieto fine, che un Natale perfetto dovrebbe essere scontato. E invece, nonostante Edimburgo sia meravigliosa sotto le feste, i problemi stanno per arrivare. Non che a Lachlan e Kayla manchino le scintille: la loro passione è così ardente da far sciogliere persino la neve. Ma lei sente la mancanza di sua madre a San Francisco e lui continua a essere tormentato dai suoi demoni (che con il punch natalizio sono anche parecchio su di giri). Quelle che si preannunciano saranno vacanze molto movimentate… Ma la magia del Natale ha sempre qualche asso nella manica.
La mia opinione:
Karina Halle riesce ad affascinarmi anche con un numero ristretto di pagine, per l'esattezza 87, dove rivediamo di nuovo in scena Lachlan e Kayla. 
Li ritroviamo esattamente dove li avevamo lasciati alla conclusione del loro drammaticissimo e intensissimo romanzo. Kayla ancora frastornata, provata, pronta alla lacrima. Lui lì sempre a un passo dall'abisso, ma tanto tanto innamorato. 
Ritroviamo anche Brigs prima di quello che sarà il suo romanzo, lo vediamo dubbioso sul futuro che lo attende a Londra.
Insomma un romanzo in cui possiamo passare ancora un pò di tempo accanto a questi personaggi che abbiamo tanto amato e li rivediamo all'interno di una cornice natalizia fatta di neve, regali, buoni sentimenti, ma al tempo stesso non può mancare il Grinch della situazione. 
Chissà se lo spirito del Natale riuscirà a compiere anche in questo caso un piccolo miracolo!
Un piccolo gioiellino che per gli amanti dei libri della Halle non può davvero mancare, in poche pagine è riuscita a trasmettere una trasbordante passione, un forte senso di appartenenza, a raccontarci del Natale, e a farci innamorare di un altro pezzo di Scozia che sotto le sue parole prende vita.
L'unico neo è non aver incontrato in questo romanzo tutti gli altri personaggi, ma se fosse riuscita a inserirli tutti in un numero così esiguo di pagine sarebbe stato veramente un miracolo.
Complimenti all'autrice!

Fabiana

La voce del lettore: Resto con te di Jenny Anastan

Per la rubrica la voce del lettore oggi vi voglio parlare di un libro che ho atteso da tanto: Resto con te di Jenny Anastan, storia raccontata dal pov del personaggio maschile, nel 2014 la Anastan pubblicava Resta con me libro raccontato dalla voce della protagonista.

Resto con te
Autore: Jenny Anastan
Editore:  Self Publishing
Pagine: 173
Costo ebook: 0,99
Gratis in abbonamento K.U.

Trama:
È stato più facile scappare e pensare di sopravvivere a un futuro infelice e vuoto, per Andrew, che cedere davanti all’amore. In fondo, anche senza Zoe ha una vita appagante, una futura sposa bellissima e perfetta, e decine di donne pronte a infilarsi nel suo letto e regalargli una parentesi di illusione. Sì, illusione, perché nonostante tutto, non è riuscito a cancellare quei quattro anni lontano da Zoe, e lei è sempre lì, davanti agli occhi, pronta a ricordargli che l’amore è un’altra cosa.
Ma Andrew ha paura, l’esempio dei suoi genitori gli ha insegnato che un uomo rimane sempre tale, che amare significa soffrire… e fare altrettanto.
E se non fosse così? E se un piccolo tornado dagli occhi azzurri lo facesse ricredere costringendolo a guardare davvero il suo presente e la donna che ha continuato ad amare nonostante tutto?

AVVERTENZE
Questa novella è il punto di vista maschile del romance Resta con me, pubblicato nel 2014. Gli eventi narrati riprendono il filo del libro madre, anche se sono state inserite scene inedite.

La mia opinione:
Subito dopo aver letto Resta con me, libro raccontato  dal pov di Zoe la protagonista femminile, ben tre anni fa, ho avuto subito la voglia smodata di  leggere il libro dal pov di Andrew, il nostro protagonista maschile. Ero incuriosita oltre che conquistata da questo particolare personaggio alquanto controverso. Un giovane uomo con un tessuto familiare che lo ha segnato così profondamente tanto da credere in modo quasi ossessivo alla frase "tale padre tale figlio" . Così assuefatto da questo Credo da non vedere nessuna via di scampo se non fuggire  dalla relazione che da un anno intrattiene con Zoe.
Certo che la farà soffrire in futuro come suo padre ha fatto con sua madre, la lascia assicurandosi che lei lo odi profondamente. Ma quattro anni dopo si incontreranno e la vita di Andrew verrà capovolta, tutto quello a cui credeva ciecamente e le dolorose decisioni prese in conseguenza di esse, non avranno più nessun rilevanza, anzi saranno solo motivo di rimpianto.
Anche se in Resta con me, abbiamo scoperto le motivazioni di Andrew sul suo comportamento verso Zoe, in questo libro potremo cogliere tutte le sfumature dei suoi sentimenti e a volte vaneggiamenti, che lo hanno portato verso quella scelta sofferta e dolorosa che lo accompagnerà per i seguenti 4 anni. 
Faccio i complimenti oltre che ringraziare Jenny Anastan per aver scritto sotto l'insistenza di noi fan, i pensieri di Andrew. Un libro di certo non facile, riportare i pensieri di un personaggio maschile con un quadro psicologico così delicato sarà stata una bella fatica.
Una fatica ben riuscita che mi ha fatto rivivere questa dolcissima e bellissima quanto sofferta storia d'amore tra Andrew e Zoe. Una storia che è rimasta nel mio cuore di lettrice da allora e che continuerà a rimanerci ancora a lungo.

Consiglio vivamente di leggere prima Resta con me dove la storia è più completa di descrizioni e dettagli e gli avvenimenti non risultano troppo precipitosi, di fatti ci sono ben 40 pagine in più. In Resto con te è più un viaggio nella psiche di Andrew che della storia in sè.

Virgy

La voce del lettore: SOLO MIA di Doranna Conti

Per la voce del lettore, vi parlo di: SOLO MIA di Doranna Conti
Titolo: SOLO MIA
Trama:
 Cosa fareste se il destino decidesse di giocarvi un brutto scherzo, portandovi via tutto?È quello che succede a Cassandra, costretta a trasferirsi col padre nella residenza estiva di un amico di famiglia, dopo aver perso la casa, le sue certezze e tutto quello a cui teneva di più.Senza quasi rendersene conto viene presto catturata dal fascino del ricco padrone di casa, Samuel Chase, molto più grande di lei, nonostante la ragione le imponga di stargli alla larga e le suggerisca di avvicinarsi al figlio adottivo di lui, Alec, sempre pieno di attenzioni.Un triangolo che non avrebbe mai voluto minaccia di sconvolgere la sua vita, ma Cassandra, per quanto ci provi, non riesce a sottrarsi a quel legame pericoloso che in poco tempo diventa il suo tormento, un chiodo fisso, sempre più vittima di un sentimento che la divora, consumandola dall'interno.Samuel è brutale, possessivo e determinato ad averla, mentre Alec riesce a coinvolgerla con la sua dolcezza.La scelta sembra impossibile, eppure Cassandra decide di rischiare.

La mia opinione
Non è il primo romanzo che leggo di questa autrice italiana, oltre ad avere uno stile semplice e scorrevole ti cattura grazie alle trame mai scontate e molto coinvolgenti. Solo mia è una storia d'amore non convenzionale per la differenza di età e per l'amicizia che lega il padre di Cassandra, la protagonista, e Samuel Chase che li ospita per problemi economici. Nasce una passione sfrenata tra loro, proibita. Cassandra non può aprirsi con la figlia di Samuel e sua carissima amica e tanto meno con Alec, il figlio adottivo di Samuel. Cassandra è combattuta dalla ragione che le impone di stare con Alec, ragazzo dolce e pieno di attenzioni ma dall'altra Samuel irrompe prepotentemente nei suoi pensieri, una tentazione primordiale che vorrebbe ma non riesce a imporsi, negarla nonostante la coscienza bussi forte dentro lei, sa benissimo che è sbagliato è irragionevole... ma chi siamo noi per per giudicare e dire il contrario? Come controllare la passione nonostante l'età quando davanti ti trovi un uomo intelligente e dal fascino prorompente? Molti potrebbero giudicare malamente la scelta dell'autrice, ma esistono queste storie, non accadono tutti giorni, ma possono succedere. C'è da dire che il coinvolgimento non è dato per interessi economici come spesso accade quando incontriamo uomini maturi con ragazze molto giovani, qui è l'attrazione, la passione che fa da padrona, un tormento pericoloso dove nessuno dei due riesce a sottrarsi. Entrambi sono consenzienti, decidono di rischiare e ascoltare il cuore oltre la ragione. Il 30 settembre è uscito il pov di Samuel che sto leggendo per capire l'evoluzione, il percorso del rapporto tra loro e come l'impulso forte del protagonista l'ha portato a mettere in discussione il rapporto con il suo amico e il figlio Alec.
Non ho ancora queste risposte, ma posso assolutamente confermare che questa autrice del panorama self made in Italy mi ha conquistata grazie al suo stile incalzante, delicato affrontando una storia folle, insana ma che fa riflettere su tanti eventi e percorsi di vita del nostro XX secolo.
Consiglio la lettura a tutti quelli che amano storie forti e che credono nel destino.
Sempre... buona lettura a tutti voi.

Chicca
LCDL

La voce del lettore: IL RUMORE DEI TUOI PASSI Valentina D'Urbano

Per la voce del lettore oggi vi parlo di Il rumore dei passi di Valentina D'Urbano un romanzo che ho letto sotto consiglio di una cara amica e scrittrice e lettrice compulsiva. Vi lascio una breve opinione e vi consiglio vivamente la lettura ;).

IL RUMORE DEI TUOI PASSI
Autore: Valentina D'Urbano
Editore : Longanesi
Pagine. 319
Costo ebook: 3,99 Cartaceo: 7,50

Trama:
In un luogo fatto di polvere, dove ogni cosa ha un soprannome, dove il quartiere in cui sono nati e cresciuti è chiamato «la Fortezza», Beatrice e Alfredo sono per tutti «i gemelli». I due però non hanno in comune il sangue, ma qualcosa di più profondo. A legarli è un'amicizia ruvida come l'intonaco sbrecciato dei palazzi in cui abitano, nata quando erano bambini e sopravvissuta a tutto ciò che di oscuro la vita può regalare. Un'amicizia che cresce con loro fino a diventare un amore selvaggio, graffiante come vetro spezzato, delicato e luminoso come un girasole. Un amore nato nonostante tutto e tutti, nonostante loro stessi per primi. Ma alle soglie dei vent'anni, la voce di Beatrice è stanca e strozzata. E il cuore fragile di Alfredo ha perso i suoi colori. Perché tutto sta per cambiare. Un romanzo d'esordio intenso e bruciante. Una voce narrante che rimarrà a lungo nella mente e nel cuore dei lettori. 

La mia opinione
Questo romanzo è strutturato come un diario e la voce narrante è profonda e tagliente. Beatrice e Alfredo hanno un animo complicato fatto di rancore, odio e paura, tanta paura di perdersi... ho sentito il rumore dei passi di questi ragazzi rimanendo accanto a loro fino alla fine nonostante sai già come finisce. La loro storia è realistica e non lontana da noi con le loro debolezze... sono esseri speciali e vanno ascoltati. La Urbano affronta il passaggio dell'adolescenza alla età adulta in una dimensione sociale fatta di droga e violenza toccando temi importanti come l'etichettare le persone per la loro provenienza e non per il lato umano, la voglia di vivere e di ripartire nonostante hai toccato con mano il fondo. Una storia che mi ha spiazzata facendomi riflettere e piangere per la sensibilità e la profondità di queste vite così vive e intense. Uno spaccato di vita dove la rabbia domina a causa del degrado e la storia è talmente realistica che lo consiglierei anche come lettura scolastica non solo per segnare ma anche per insegnare.

Chicca
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