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Recensione: Soltanto un’altra volta di Daniela Binacci

Carissime lettrici, 
oggi vi parlo del nuovo bellissimo libro di Daniela Binacci, Soltanto un'altra volta, che mi ha trascinato in giro per il mondo, Mumbai, Parigi, Roma...

Titolo: Soltanto un’altra volta
Autore: Daniela Binacci
Editore: Self publishing
Genere: Romanzo rosa
Costo: 2,99€
Pagine: 284
Trama: Cos’è l’amore se non il sentimento più imprevedibile di tutti? Quell’emozione impazzita capace di farci ridere, piangere, sognare e lottare come mai avremmo creduto possibile. Una scintilla che ci esplode dentro, all’improvviso, lasciandoci quasi senza fiato… l’unica in grado di farci morire per poi rinascere. Ma, per l’amore, ci vuole coraggio perché quando arriva, sconvolge tutto. E tornare indietro è impossibile.
Parigi. Emma è una fotografa di trent’anni. Sin da ragazzina, ha sempre amato osservare il mondo da dietro una macchinetta fotografica: per lei è come un’uscita di sicurezza dalla realtà. Soprattutto, da quando una tragedia le ha stravolto la vita, costringendola a cercare se stessa e qualcosa in cui credere ancora.
Mumbai. Ajay è uno stimato chirurgo di trentacinque anni, con tutti i colori dell’India dentro uno sguardo di velluto. Tanti anni fa, l’Inghilterra lo ha salvato, ritardando il suo destino. Affabile e generoso, ha trasformato la sua “maledizione” in una vita per cui lottare: due figli da proteggere e un paese da riscattare.
Un’amica di penna. L’incontro fra due culture. Il destino. E l’unico desiderio sarà poter stare insieme, soltanto un’altra volta.

Recensione:
Ho tormentato per un anno l’autrice affinché finesse questo romanzo. Non appena ho saputo che stava scrivendo un romanzo ambientato in India che parlava di una coppia formata da due etnie diverse il mio entusiasmo si è acceso a mille. Questo libro rappresentava pienamente quello che cerco in romanzo, quella diversità che è frutto di conoscenza e di spunti di riflessione, che sappiano darci un quadro della complessità della realtà. Beh, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e si sa che non sempre è facile che le aspettative collimino con la realtà, eppure in questo caso il romanzo ha superato di gran lunga le mie aspettative perché è veramente tanto, tanto di più di tutto quello che mi ero immaginata di trovarci.
Per cominciare la prima lode va fatta alla minuzia di particolari disseminati sapientemente tra le pagine che ci permettono di vivere l’India come se fossimo lì veramente insieme a Emma a scoprirla. Si denota un lavoro e un impegno costante che hanno permesso a Mumbai di non essere la semplice cornice di un amore diverso, quanto piuttosto una vera e propria protagonista insieme a Emma e Ajay. Una città viva che pulsa di colori, tradizioni, cibi, cultura, feste. Un modo di vivere che si incarna nelle parole di Ajay che colpisce per il suo modo di essere pacato, profondo, per poi lasciarsi andare a quella spinta irrazionale, a quel destino che all’improvviso ha deciso di regalargli uno spiraglio di felicità nonostante tutto quello che finora gli ha tolto.
L’altro aspetto bellissimo è dal punto di vista narrativo. La scelta di decidere di narrare mezzo libro con gli occhi timorosi e disincantati di Emma, che scopre la magia dell’India che può solo travolgerti e in qualche modo cambiarti, e l’altra metà con gli occhi di Ajay, che combatte in silenzio le scelte sbagliate del suo passato.
Poi c’è la storia che è a tratti semplice e a tratti complessa, con questi alti e bassi che si scoprono all’improvviso aumentando e rallentando la narrazione al punto giusto. Quando ci si assesta e sembra che tutto ormai sia giusto, concluso, ecco lì che arriva l’imprevisto, l’imponderabile imprevisto e tutto si scombina, tutto muta, in una girandola di eventi che vi faranno piangere, a volte sorridere, altre rabbia.
Amo Ajay e ne vorrei uno tutto per me, oppure lo porterei volentieri via a Emma che a questo punto è stata fin troppo fortunata :D Comunque oltre a questi due splendidi protagonisti che calcano la scena tra Mumbai, Parigi, Roma, ci sono tutti gli altri che fanno da contorno che sono ben dipinti e caratterizzati per dare un quadro ancora più completo e unico di questo piccolo mondo. I più riusciti e belli sono senza dubbio Latika, la sorella di Ajay, e i quattro bambini.
Io potrei continuare a raccontare per ore di questo libro, ma non mi basterebbero le parole per spiegarvi la bellezza della sua struttura e delle scene. È uno di quei libri che va letto perché difficilmente si riesce a rendere l’idea del perché è piaciuto.
Sono stata a pensare tanto su quali estratti postare perché a ogni riga mi innamoravo dell’India, a ogni riga mi innamoravo delle parole di Ajay, a ogni riga mi innamoravo del suo pensiero… insomma ho rischiato veramente di postarvi l’interno romanzo, per cui alla fine mi sono affidata all’autrice che ha scelto per me… ma una frase alla fine sono riuscita a sceglierla anche io e ho deciso di concludere la mia recensione proprio con queste parole:

Siamo come incollati, appiccicati, intrecciati, l'uno all'altra. Fusi. Come l'incontro tra il giallo e il blu che insieme creano il verde. Come due ombre che si allungano e si uniscono in una sola. Come la luna che incontra il sole, generando un'eclissi. Due metà che diventano una cosa sola. E io sono in estasi.

Complimenti a Daniela per questo bellissimo libro!

Fabiana
Le Cercatrici di libri

Stupendo


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Angolo emergenti: Quel desiderio di semplicità di Daniela Binacci

Oggi sono a presentarvi il libro di Daniela Binacci, Quel desiderio di semplicità. Un romanzo che esula completamente dal genere fantasy, ci rituffiamo nella narrativa classica, in una delicata storia sui sentimenti.
 
Titolo: Quel desiderio di semplicità
Autore: Daniela Binacci
Editore: Auto pubblicato
Genere: Narrativa
Pagine: 176
Prezzo: 17,00€ cartaceo
Trama:
Nel lungo cammino alla ricerca della felicità, Celeste aveva finito con lo smarrirsi e tutto il resto si era inevitabilmente frantumato, sotto lo sguardo impassibile dei soliti orrori quotidiani. Tuttavia, nonostante le dolorose recriminazioni di Ivan, lei non rimpiangeva nulla di quanto fatto, provato o vissuto sin da quando si erano conosciuti, quasi 12 anni prima. Assolutamente nulla. Nessuno l’aveva né indotta né obbligata a fare certe scelte o a prendere simili decisioni. Sapeva bene che era necessario correre qualche rischio nella propria vita per cercare di ottenere qualcosa. “Tutto quello che vuoi è lì, oltre la paura” le ripeteva sempre Angela.
«E adesso?» chiese a se stessa nello specchio. «Cosa posso fare? Cosa devo fare per riprendere in mano la mia vita?»
Ma, si sa, quando nella vita ci si fa una domanda, bisogna anche essere pronti a coglierne la risposta, sollevando quel velo che a volte maschera la realtà. Allora, cambiano le percezioni. Le direzioni. Le illusioni. E intanto, la vita scorre, segnata da chi ci resta dentro.

Celeste è speciale. Anche se ancora non lo sa. Quando la conoscerete, vi conquisterà con i suoi occhi e le sue parole. Solleticherà le corde giuste del vostro cuore o magari scuoterà forte i vostri pensieri come una tempesta, un terremoto. Inevitabilmente, riconoscerà in ognuno di voi, un segno. Uno di quei segni che la vita lascia appiccicati addosso. Uno di quei segni che ci fanno sentire umani, simili e, soprattutto, vivi.
 
 
 Booktrailer



Recensione

Quello di Daniela è un libro davvero particolare. Leggendo le pagine iniziali mi aspettavo di leggere la storia sofferta di una donna che lentamente rinasce da queste situazioni di dolore. E invece mi sono trovata spiazzata perché Celeste nonostante il dolore comincia a rivivere, si riscopre ogni giorno, ma non è mai piegata dallo sconforto. Si riscopre nel suo nuovo lavoro, nella rubrica in cui risponde ad altre donne, ragazze ognuna delle quali ha un problema diverso, mille e più sfaccettature d’amore, d’amicizia e di tanto altro ancora. In ognuno di quei racconti, Celeste scopre un po’ di se stessa. Strano a dirsi ma questa vita ormai piatta e senza senso della protagonista si risolleva proprio grazie a questo lavoro in redazione in cui investe tutta se stessa. Il lieto fine arriva ma non appare scontato e banale, nasce lì tra le righe e appare necessario e doveroso dopo tutta quell’energia che Celeste investe nella sua nuova vita professionale.

Non è la sua storia d’amore ad essere la protagonista di questa storia, ma l’amore in tutte le sue forme, l’amicizia, le paure, le insicurezze e i rimpianti fanno da padroni.

Molto belle sono poi le citazioni che aprono ogni capitolo, sempre profondamente legate a quello che poi verrà narrato. Per quanto riguarda lo stile di Daniela Binacci è assolutamente scorrevole e piacevole. Mi è bastato un solo giorno per lasciarmi conquistare da questo libro e finirlo :)

Un grande in bocca al lupo a Daniela e al suo romanzo.

E mi raccomando, correte a leggerlo,
 
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