Bianca Povolo,

Recensione: A sette passi da te di Bianca Povolo

novembre 28, 2017 Licio 1 Comments

Carissime lettrici oggi Claudia vi parla di  un nuovo romanzo appena pubblicato da Les Flaneurs Edizioni, A sette passi da te di Bianca Povolo.
Titolo: A sette passi da te
Autore: Bianca Povolo
Editore: Les Flaneurs Edizioni
Pagine: 323
Costo: 3,99

Trama: 
E' una sera d'ottobre, fredda e buia, quando April incontra Colton per la prima volta. Forse è destino, forse è solo fortuna ma, quando due uomini tentano di violentare April, è proprio Colton a salvarla. Quell'incontro inaspettato è solo l'inizio di qualcosa che stravolgerà radicalmente le loro vite. Colton conosce fin troppo bene il dolore e lo vede riflesso negli occhi di April, la quale cerca invanodi nascondere una profonda ferita che il ragazzo è determinato a rimarginare. Per questo le propone uno strano patto, un “programma” fatto di sette punti, che ha come unico scopo la ricerca della felicità. Sette desideri mai realizzati, sette sfide da affrontare insieme. April dovrà imparare a superare i propri limiti, mentre Colton capirà presto che reprimere i sentimenti a volte diventa impossibile. Ma quando il passato del ragazzo si ripresenterà alla sia porta minacciando di distruggere una seconda volta il suo mondo e quello di April, Colton sarà in grado di mettere in pratica i suoi stessi insegnamenti e affrontare i propri demoni?

Recensione:
A sette passi da te è un romanzo di formazione e trasformazione. Colton e April, i nostri protagonisti, vivono e sopravvivono a vicende complicate e dolorose. Entrambi, allo stesso tempo, l'uno in modo più consapevole dell'altro, intraprendono un viaggio che li porta a capire se stessi e a liberarsi dallo strato di dolore e incomprensione che li soffoca.
April è una giovane donna di buona famiglia. Il padre è il candidato sindaco della città, mentre la madre si trova in Africa a svolgere opere di volontariato. April dopo un'esperienza a dir poco traumatica e grazie all'incontro-scontro con Colton capisce che ciò che sta vivendo è solo una vita bidimensionale in cui i suoi desideri, la sua felicità e la sua persona in quanto tale non sono presenti né considerati. Per questo intraprende una sorta di terapia d'urto in cui a parlare e a porsi, in primo luogo, sono i suoi sentimenti e le sue voglie più nascoste, che vengono fuori attraverso piccole azioni di “ribellione” e “rivalsa”.
Colton è un uomo che ha deciso di aiutare gli altri, di salvarli dall'oscurità del dolore in cui lui stesso è piombato dopo la perdita di due persone care di cui si attribuisce la colpa. Colton è un misto di emozioni ed esperienze diverse. E' tenero ma allo stesso tempo brutale; è generoso ma allo stesso tempo impulsivo. Colton prende molto a cuore le sorti delle persone che lo circondano e in questo modo, in un certo senso, allontana l'attenzione dalla sua condizione.
Colton e April insieme sono travolgenti. La loro amicizia, prima, e il loro amore poi sono emozioni così coinvolgenti tanto da far provare invidia al lettore. La loro relazione non sarà facile. Molte sono le reticenze e le rimostranze poste da Colton. Alla base di tutto? La paura di amare, perdere e soffrire. Alfred Tennyson diceva “Meglio aver amato e perso, che non aver mai amato”. Bene, Colton per un pò vive in un mondo così grigio e desolato che pensa che l'amore e la sua inadeguatezza nel trattenerlo siano la causa. Ma April riporterà di nuovo la luce nella sua anima desolata.
“Lo tengo stretto in un abbraccio fortissimo e dentro di me nasce la consapevolezza che le mie braccia, il mio petto, l'incavo del mio collo sono stati plasmati per accoglierlo e consolarlo per sempre”.
Molti sono i temi trattati dall'autrice: l'azione catartica dello sport, la violenza domestica e sessuale e il tunnel soffocante della droga. A questi temi ritroviamo l'importanza dell'amicizia, della solidarietà verso gli altri ma anche verso se stessi. Ad April è bastato poco per intraprendere una strada nuova che la porterà a un ricongiungimento con la parte più profonda di sé. Ma alla “re-unione” con se stessa vi è allo stesso tempo una nuova relazione con gli altri, in particolare all'interno della sua famiglia.
“Non è forse l'amore, il più grande potere che abbiamo?”.
I personaggi secondari sono tutti ben strutturati e interessanti con personalità ed esperienze di vita diverse e coinvolgenti.
Lo stile del libro è fluido e coinvolgente, con point of view alternato. Forse l'unico elemento che non mi è piaciuto è la presenza di molte riflessioni, che sebbene siano il punto di forza della narrazione in alcuni casi rallentano sin troppo la velocità delle azioni.
In conclusione, consiglio questo libro a tutte voi che siete pronte a prendere in mano la vostra vita e a trasformarla nel vostro capolavoro.

Claudia
LCDL

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1 commento:

  1. Grazie Claudia per aver letto e recensito il mio romanzo! Mi ero persa la tua recensione. Sono contenta che ti sia piaciuto e terrò presente il tuo consiglio.
    Un abbraccio,
    Bianca Povolo

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